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Fotovoltaico: nasce il prosumer

FOTOVOLTAICO:  nasce il PROSUMER
grazie all’esperienza maturata negli ultimi 10 anni l’Italia potrà essere leader nel settore
di G. Farinella

Da quando ha avuto inizio il boom delle rinnovabili e in particolare il fotovoltaico si è aperta una
nuova era per l’energia. Dai grandi impianti centralizzati per la produzione di energia elettrica
(carbone, nucleare, turbogas, etc.) siamo passati oggi a piccoli impianti dove ognuno di noi può
produrre la sua energia esponendo al sole pannelli che, grazie all’effetto fotoelettrico scoperto da
Einstein nel 1905, trasformano le radiazioni della nostra stella direttamente in energia elettrica.
Questa vera e propria “rivoluzione energetica” ormai inarrestabile richiede norme e regole che ne
permettano la diffusione e una politica energetica nazionale capace di valorizzarne le potenzialità e
consolidarne la filiera produttiva. Un esempio negativo e poco lungimirante è stato quello di avere
annullato i sussidi al fotovoltaico in maniera repentina portando alla chiusura di centinaia di
imprese del settore e alla perdita di circa 80.000 posti di lavoro (ANIE/GIFI) contro oltre 3 milioni
di occupati in aumento in Europa nel settore delle rinnovabili (IRENA 2016).
Ma, tralasciando l’aspetto legato agli incentivi economici, ci sono restrizioni normative più
fastidiose e incomprensibili quale è l’impedimento a produrre, autoconsumare e stoccare l’energia
rinnovabile prodotta da singoli o da gruppi di cittadini.
Le norme attualmente in vigore impongono al piccolo produttore di energia rinnovabile di
consumare in loco o cedere al mercato l’energia prodotta. Ad esempio, in un edificio condominiale
non è possibile installare pannelli fotovoltaici sul tetto e ridistribuire l’energia prodotta a tutti i
condomini. Il vincolo normativo dovrebbe fortunatamente essere a breve rimosso grazie
all’approvazione nel Parlamento Europeo degli emendamenti alla direttiva rinnovabili (dal 177 al
196) nel quale viene chiarito che i cittadini in forma diretta o associata hanno diritto a produrre,
autoconsumare, vendere e accumulare l’energia rinnovabile senza pagare tasse aggiuntive. Le norme
prevedono che in questo caso il prezzo di vendita non deve solo equivalere a quello di mercato, ma
deve anche riflettere il valore aggiunto in termini ambientali economici e sociali dell’energia
prodotta in forma decentrata. Quando queste norme saranno recepite dalla legislazione nazionale
potremo finalmente vedere un nuovo grande sviluppo delle rinnovabili senza costi per il bilancio
dello Stato.
E’ doveroso segnalare che l’approvazione al Parlamento Europeo nella nuova direttiva rinnovabili,
dei diritti dei produttori-consumatori (PROSUMER) di energia rinnovabile, siano essi individui o
comunità che era un elemento assente nella legislazione UE, è stato ottenuto grazie all’impegno
del Presidente della commissione parlamentare ITRE (industria ed energia) Davide Tamburrano
(M5S) e numerosi parlamentari europei dei gruppi M5S, Sinistra e Verdi.
Quando queste norme saranno recepite dalla legislazione italiana si aprirà finalmente un nuovo
grande mercato. Grazie all’esperienza italiana, che può vantare oltre 600.000 impianti di potenza
fino a 20 kW allacciati alla rete elettrica nazionale, un nuovo soggetto politico/sociale potrà vedere
la luce nel nostro paese: IL PROSUMER.

PROSUMER: utente elettrico che è contemporaneamente e localmente produttore e consumatore di
energia, se verranno superate le attuali restrizioni normative, grazie alla sua capacità di generazione
“locale” potrà essere un nuovo elemento aggregatore in grado di unire numerosi soggetti al
momento non in grado singolarmente di produrre e consumare energia autonomamente