Tiziana rinasce!
Tiziana Di Ruscio è una donna forte e determinata.
E’ una mia vera amica.
Lei ha subito vent’anni di violenza dall’ex marito che la minacciava con armi. È sopravvissuta al femminicidio.
Sembra una storia come tante perché sono troppe e innumerevoli le storie simili che si ripetono nella cronaca e nell’attualità. Nel nostro quotidiano.
Una storia come tante? No! Una vera tragedia.
La violenza: un dramma che si consuma per molte, troppe donne in Italia e nel mondo. In qualsiasi longitudine e latitudine del pianeta, in qualsiasi ceto sociale e appartenenza religiosa e orientamento sessuale, la violenza è sempre preponderante, dirompente, trasversale alla società e all’intera umanità.
Tiziana insieme a Rita, Rita Trinchieri presidente Anpi Pineto Teramo, ha fondato l’associazione “Il nastro rosa” contro la violenza di genere.
Naturalmente tutto questo dopo un processo che ha determinato la condanna dell’ex marito.
Ma troppe cose non funzionano ancora. Il mostro non ha ancora scontato un solo giorno di prigione e gli hanno concesso un lavoro sicuro.
Tiziana al contrario non ha un lavoro fisso. È costretta a far molta fatica per sopravvivere e per aiutare i suoi tre giovani figli.
Ma Tiziana rinasce! Rinasce prima di tutto perché finalmente è riuscita a svincolarsi dal vortice psicologico e dal baratro oscuro e mostruoso della violenza. In seguito ha con estremo coraggio denunciato i maltrattamenti, le violenze fisiche, sessuali, psicologiche, verbali subite.
Tiziana rinasce perché nella scrittura ha trovato un’ancora e un approdo di salvezza. Con l’aiuto di tutti i suoi amici ha scritto ben due libri.
Una favola per bambini contro la violenza dal titolo “Bruco blu” e poi la narrazione della sua tragedia, della sua reclusione in un’ orribile storia di vita descritta nel libro “La violenza non è il mio destino”.
Tiziana rinasce con le ali colorate di una farfalla arcobaleno che sorvola i mali dell’umanità.
Vede l’odio e lo trasforma in amore.
Vede la guerra e la trasforma in gioco.
Vede la disuguaglianza sociale e la trasforma in sororità e fraternità.
Tiziana con la scrittura diventa artefice del proprio presente. Del proprio destino. Un presente e un destino pieni di insidie e difficoltà.
Ma Tiziana rinasce ogni volta che racconta i suoi libri e crea ampie comunità sociali di ascolto e di mutuo aiuto e solidarietà e sostegno con tante persone a loro volta vittime di aggressioni e violenze.
La voce di Tiziana è alta è ferma è fiera e non ha paura di ritorsioni e vendette da parte dell’ex marito che è ancora in libertà.
Tiziana ha un grande coraggio e un’intima bontà d’animo e racconta, racconta, racconta, per resistere sempre e soprattutto per aiutare altre donne come lei che denunciano, ma che si trovano sole.
Sole? Ma come sole? E le istituzioni ? E lo Stato? dove sono? Praticamente assenti e inesistenti. Un baratro. Un vuoto.
E così con l’aiuto dell’associazionismo e della cittadinanza attiva, Tiziana costruisce un mondo diverso, il suo mondo privo di paura e di omertà, un mondo dove si grida il dolore e si cerca e si chiede aiuto. Un aiuto che stenta ad arrivare.
Ma la lotta continua.
E le persone interessate ai libri di Tiziana continuano ad aumentare. Intorno a lei si crea un alone di fiducia e solidarietà anche e soprattutto tra donne. Tiziana non è rancorosa. Lei ha perdonato il mostro. Soprattutto. Ha un animo nobile, buono, sincero. Infatti crede nell’intima bontà dell’essere umano. Crede in un riscatto. Non è vendicativa. E’ una donna nonviolenta, magnanima e dedita ai suoi tre giovani figli.
E la scrittura la porta lontano.
La porta nelle case. Nelle storie. Nella violenza che viene perpetrata quotidianamente. E così i suoi libri diventano sempre più importanti. Diventano un approdo, un punto di riferimento per chi prova dolore. Per chi è ferito. Per i cuori che sanguinano. Ma Tiziana rinasce per aiutare tutte queste persone vittime di sopruso. Da ogni parte del mondo. Da ogni angolo di paese e città. Ovunque venga richiesta testimonianza Tiziana rinasce!
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