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Libro – David Maria Turoldo, il Resistente

Anteprima del libro “David Maria Turoldo, il Resistente”: a gennaio in tutte le librerie

Libro – David Maria Turoldo, il Resistente

Un trattato di Guerino Dalola sulla vita di Turoldo frate eclettico, Resistente nella lotta partigiana antifascista. Prefazione della giornalista Laura Tussi – PeaceLink e campagna “Siamo tutti Premi Nobel per la pace con Ican” e di Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI Nova Milanese.

David Maria Turoldo, il Resistente

“David Maria Turoldo, il Resistente”: un trattato di ampio respiro dell’autore Guerino Dalola sulla vita di questo frate eclettico che fu poeta, filosofo, sacerdote, autore, traduttore, fondatore di riviste e giornali, e Resistente nella lotta partigiana antifascista, come si può leggere nella prefazione della giornalista Laura Tussi – PeaceLink e campagna “Siamo tutti Premi Nobel per la pace con Ican “ e di Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI sezione Emilio Bacio Capuzzo Nova Milanese (Monza e Brianza). Diversi e tutti conoscenti di padre David Maria Turoldo i collaboratori di questo trattato nato nell’ambito di ANPI Franciacorta Brescia. Il libro nasce dall’incontro assiduo tra questi grandi estimatori e conoscitori di padre David Maria Turoldo: Donatella Rocco, Antonio Santini, Mino Facchetti, Pierino Massetti, Gian Franco Campodonico. Il saggio è stato realizzato con il patrocinio di vari enti e associazioni tra cui la Città di Chiari, il Comune di Coccaglio, il Comune di Cologne , i Servi di Maria – Provincia di Lombardia e Veneto e l’associazione Gervasio Pagani. Una versione di notevole successo negli ambienti ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) che vede una sua continuità letteraria e una realizzazione di impegno militante con Mimesis Edizioni.

Il libro è una nuova edizione Mimesis completamente rieditata e nata dalla prima versione autoprodotta da ANPI Franciacorta-Brescia

Il Libro “David Maria Turoldo, il Resistente” è disponibile da gennaio in tutte le librerie

Note: https://www.peacelink.it/cultura/a/46776.html

https://www.peacelink.it/cultura/a/46677.html

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Il Circolo Arci Xanadù e il Teatro Gloria di Como

Salviamo la cultura dal cemento

Il Circolo Arci Xanadù e il Teatro Gloria di Como

Pensiamo che si possa innestare un grande movimento di persone che si assumano la responsabilità, non di salvare, ma preservare un’esperienza viva e pulsante, e possano realizzare l’acquisto collettivo di questo luogo, preservarne la funzione e garantirlo alla città negli anni a venire

Teatro Gloria da riscattare e salvare dalla speculazione edilizia

Salviamo la cultura dal cemento

A Como, alla fine del 2005, soffocato dall’apertura contemporanea di due multisala nel territorio circostante, chiudeva il cinema Gloria, una sala che, oltre ad avere una propria programmazione di qualità, aveva ospitato per anni cineforum molto seguiti, era stato spesso luogo per iniziative pubbliche di

associazioni, organizzazioni di volontariato, realtà di terzo settore e sindacati: insomma un cinema storico nel vero senso della parola. La sua chiusura si inseriva in un panorama cittadino che negli anni è andato sempre più impoverendosi di spazi e occasioni di incontro e di cultura.

 

Agli inizi del 2007 il cinema Gloria riapre ad opera del neo costituito CIRCOLO ARCI XANADU’

con un progetto che i promotori definiscono di cinema post cinema. Il cinema è in crisi perchè gli spettatori diminuiscono costantemente, perchè il mercato è orientato al business in un circuito distribuzione-multisala chiuso su se stesso e fortemente

penalizzante per le produzioni di qualità, perché le nuove tecnologie e la rete offrono facile accesso alla visione dei film da casa.

 

In questa situazione sembrano poter sopravvivere solo i multisala (e nemmeno tutti), e il

destino delle mono sala sembra segnato, perlomeno nei piccoli centri. D’altro canto, in un tale contesto,il progetto cinema post cinema può rispondere a molteplici obiettivi: garantire la funzionalità massima degli spazi, offrire variegate proposte e opportunità di svago e cultura, riportare le persone in luoghi di cultura.

 

L’intento dei promotori è quindi quello di creare un luogo polifunzionale in cui il cinema di

qualità possa convivere con la musica, il teatro, dar spazio ad incontri sia letterari che su

temi sociali, fungendo al tempo stesso come luogo di fruizione e produzione di cultura.

Oltre a riproporre il ruolo di cinema “storico” che il Gloria aveva ricoperto fino alla sua

chiusura, il circolo Arci Xanadù apre uno spazio per il territorio, dalla vocazione multifunzionale e polivalente, rispondendo alla mancanza in città di un luogo di fruizione e

condivisione di cultura, dal cinema alla musica, al teatro.

 

Così il cinema Gloria diventa SPAZIO GLORIA cioè uno spazio polifunzionale, un luogo di

fruizione di eventi artistici, ma anche laboratorio di progetti ed esperienze artistico-culturali,

luogo di incontro e socialità, nonché spazio disponibile anche per associazioni, scuole, comunità di immigrati e istituzioni, ovvero di tutte quelle realtà del territorio che necessitano di spazi per proprie iniziative, risolvendo così un problema annoso per la città di Como.

 

Un’esperienza lunga 9 anni, che fa dello Spazio Gloria un vero e proprio polmone culturale della città di Como

 

manchitunellaria

Il Nostro Progetto:
Voi lo vendete? Noi lo acquistiamo!

Dodici anni fa abbiamo riaperto il cinema Gloria coscienti della problematicità di tale operazione, lo abbiamo fatto contando sul fatto che in città e nel suo territorio ci fossero sensibilità in grado di sostenerla; il tempo ci ha dato ragione. Sono stati dodici anni belli e difficili durante i quali abbiamo fatto fronte a diverse crisi economiche, che talvolta ci hanno portato sull’orlo della chiusura, ne siamo sempre venuti fuori guardando avanti, cogliendo in ogni crisi nuove possibilità di sviluppo, abbiamo imparato a vivere nel terremoto, portando il progetto Spazio Gloria alla sua piena maturità.

 

Così anche oggi a fronte della decisione della proprietà di vendere lo stabile, che decreterebbe la fine di questa esperienza abbiamo deciso di provarci e, così come allora, pensiamo che si possa innestare un grande movimento di persone che si assumano la responsabilità, non di salvare, ma preservare un’esperienza viva e pulsante, e possano realizzare l’acquisto collettivo di questo luogo, preservarne la funzione e garantirlo alla città negli anni a venire.

Scommettiamo su questo, sul forte legame creato col territorio in questi anni, sulla forza coinvolgente di un progetto che mette al centro il valore della cultura nella vita di una comunità e riprende il tema della mutualità e del sentirsi un noi nella società dell’io dominante. Un’operazione che definiamo di “azionariato popolare” e che non è un atto di semplice resistenza ma che intende guardare al futuro, per sviluppare al meglio le potenzialità dello spazio e farne sempre più un luogo di fruizione e produzione culturale oltre che di incontro e socialità.

Il cammino sarà lungo e difficile e non sappiamo se riusciremo nell’intento, ma vogliamo provarci, vogliamo provare a non disperdere un patrimonio di esperienze e passioni; in un mondo sempre più atomizzato vogliamo provare a tenere aperta un’altra possibilità e non vogliamo essere soli.

 

Abbiamo già ricevuto molte adesioni dal mondo dello spettacolo 

Registi e attori: Mario Martone, Elio Germano, Andrea Segre, Marco Bellocchio, Moni Ovadia, Marcello Fonte, Il Terzo Segreto Di Satira, Davide Ferrario, Daniele Gaglianone, Roberta Torre, Daniele Biacchessi, Marco Giallini, Marco D’Amore, Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti
Musicisti: Massimo Zamboni, Emidio Clementi, Enrico Gabrielli, Davide Toffolo, Lorenzo Monguzzi, Max Collini, Teho Teardo, Alessio Lega, Cisco, Gang, Paolo Capodacqua

Fumettisti: Zerocalcare, Giuseppe Palumbo, Squaz, Luca Enoch, Lucio Villani, Davide La Rosa
Istituzioni Cinematografiche: Cineteca Di Bologna, Cinema Massimo Di Torino, Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini, Ucca

 

Ma qual è la storia del Cinema Gloria? 

Como, alla fine del 2005 soffocato dall’apertura contemporanea di due multisala, chiudeva il cinema Gloria. Con esso chiudeva uno degli ultimi cinema storici della città e veniva a compimento il processo di erosione del significato di cinema inteso come un luogo del vissuto, trasformato in puro luogo di consumo. Avveniva per il cinema ciò che avviene in ogni aspetto del vivere umano nelle attuali società cosiddette avanzate.

La sua chiusura si inseriva così in un panorama cittadino che negli anni era andato sempre più impoverendosi di spazi e occasioni di incontro e di cultura, che aveva reso Como una sorta di non luogo fatto di una periferia abbandonata a se stessa e un centro completamente piegato al commercio e alla finanza.

Il Cinema diventa “Spazio Gloria”

Agli inizi del 2007 il cinema Gloria riapre e rinasce ad opera del neocostituito Circolo ARCI Xanadù, un gruppo di “visionari” convinti che si potesse non subire il declino civile e culturale della città ma rilanciare con una esperienza che potesse rappresentarne una  controtendenza; con la convinzione che ciò fosse necessario ma anche vincente perché esistente in città e nella provincia una ampia area di persone e un vasto tessuto associativo in sintonia con questo pensiero e quindi in grado di sostenerne la progettualità.

Così il Cinema Gloria diventa Spazio Gloria, in un progetto che abbiamo definito Il cinema post cinema, cioè un vero e proprio spazio polifunzionale in cui il cinema di qualità si intreccia con attività di teatro, musica dal vivo, reading e incontri. Un luogo di fruizione di eventi artistici, ma anche laboratorio di progetti ed esperienze artistico-culturali, luogo di incontro e socialità, spazio  disponibile anche per associazioni, scuole, comunità di immigrati e istituzioni stesse.

Sono trascorsi dodici anni da allora, dodici anni intensi e ricchi durante i quali il progetto ha preso sempre più corpo, ha rotto le diffidenze e i pregiudizi che lo circondavano  conquistandosi la stima di gran parte della città.

Chi siamo?

Xanadù conta oggi circa 2500 soci che sono un’enormità per un luogo come Como, è aperto da settembre a maggio praticamente tutti i giorni, nel solo 2018 abbiamo proiettato 95 film, sia con la normale programmazione che con rassegne come la storica I lunedì del cinema, e ospitato 21 eventi live; abbiamo dato ospitalità a 18 associazioni e 12 scuole per realizzare proprie iniziative, abbiamo organizzato il Festival di cinema indipendente Fuori mercato. Inoltre, tanto per non farci mancare nulla, da giugno ad agosto trasferiamo l’attività all’aperto con rassegne estive come 35 mm sotto il cielo , Sdrive-In , Tra la luna e le stelle per un totale nel 2018 di 45 serate di proiezioni.

Tutto questo fa di Xanadù e dello Spazio Gloria un vero e proprio polmone culturale per Como e il suo territorio.

Rimani informato:

– Segui le news sui nostri social: Facebook – Instagram 
– Partecipa agli eventi pubblici presso lo Spazio Gloria di via Varesina 72 a Como
– Organizza una cena, un pranzo, un aperitivo, un evento, una raccolta fondi a sostegno della campagna: per consigli scrivi a manchitunellaria@spaziogloria.com 
– Aiutaci a promuovere la campagna tra i tuoi amici o tramite i social

 

Telefono: 031 4491080

Via Varesina 72

Como

Email: arcixanadu@gmail.com

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Presentazione Libro “Riace. Musica per l’Umanità” con intervista esclusiva a Mimmo Lucano

Presentazione del libro:

“Riace. Musica per l’Umanità” con intervista esclusiva a Mimmo Lucano

Premio Nobel per la Pace a Ican: un ponte per Riace con il Coordinamento antifascista Sebino e valli bergamasche e bresciane

Presentazione a sostegno della Fondazione Riace - E' stato il vento

Il Libro Riace, Musica per l’Umanità è disponibile in tutte le librerie.

Un libro che prende in esame il modello Riace sviluppandolo e declinandolo in varie esperienze musicali di note personalità della musica d’autore e della musica di impegno civile e sociale. Il Libro Mimesis Edizioni dal titolo Riace, Musica per l’Umanità, realizzato e curato da Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, presenta gli importantissimi contributi di Mimmo Lucano, padre Alex Zanotelli, Moni Ovadia, Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Marino Severini – Gang, Renato Franchi e Gianfranco D’Adda, della cantautrice per la pace Agnese Ginocchio, Adelmo Cervi, gli ecopacifisti Alessandro Marescotti e Alfonso Navarra, Gianmarco Pisa e con le illustrazioni di Giulio Peranzoni e cover di Mauro Biani. Non potete mancare.

Presentazione del libro

“Riace. Musica per l’Umanità”, Mimesis Edizioni

con intervista esclusiva a Mimmo Lucano

con gli autori:

Fabrizio Cracolici

Laura Tussi

Evento organizzato da Coordinamento antifascista Sebino e valli bergamasche e bresciane, nell’ambito delle iniziative per sostenere la FONDAZIONE RIACE – E’ STATO IL VENTO

Parte del ricavato del libro sarà devoluto a sostegno della Fondazione Riace – E’ stato il vento.

La Campagna “Siamo tutti Premi Nobel per la Pace con ICAN” sostiene la Campagna Premio Nobel per la Pace a Riace

con il messaggio antinucleare della Campagna Internazionale

ICAN – Premio Nobel per la Pace 2017

per il disarmo nucleare universale

e della Campagna Premio Nobel per la Pace a Riace, paese dell’accoglienza

Musica e note di impegno civile di

Renato Franchi & Orchestrina del Suonatore Jones

 

in collaborazione con ANPI Lovere

e Associazione L’Italia che R-Esiste

 

Sabato 29 Febbraio 2020 ore 17.30  

presso Pia Fondazione via Del Lanico  n. 2 Malegno (Brescia)

LA CITTADINANZA è INVITATA

Il Libro “Riace. Musica per l’Umanità” sostiene la Fondazione Riace – E’ stato il vento

La vicenda di Riace ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica alcuni interrogativi che, in un periodo come quello che stiamo vivendo, non possono più essere ignorati. Le leggi devono essere sempre rispettate, anche quando ingiuste, oppure la disobbedienza civile può ancora incidere sulla nostra società? Riace e il suo sindaco hanno offerto un modello di convivenza pacifica e plurale, oltre che virtuosa per il territorio. Questo volume, realizzato e curato da Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, raccoglie le considerazioni sul caso Riace di alcune delle figure che, negli ultimi anni, si sono contraddistinte per il loro impegno civile (Moni Ovadia, Vittorio Agnoletto, Alex Zanotelli ecc.) e propone un’intervista all’assoluto protagonista della vicenda: Mimmo Lucano.

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Rivista Digitale “Il Sole di Parigi”

“Il Sole di Parigi” contro le minacce globali che pendono sull’Umanità

Rivista Digitale “Il Sole di Parigi”

Organo comunicativo dell’ Osservatorio per l’attuazione dell’accordo globale di Parigi sul clima: intende dare voce alla elaborazione e alla attività per una seria attuazione del bando dei combusti­bili fossili e dell’alternativa rinnovabile

“Il Sole di Parigi” contro le minacce globali che pendono sull’Umanità: per la giustizia climatica, la conversione energetica ed ecologica, il disarmo e la pace.

IL SOLE DI PARIGI - Rivista Digitale

Rivista Digitale “Il Sole di Parigi”

 

Organo comunicativo dell’ Osservatorio per l’attuazione dell’accordo globale di Parigi sul clima: intende dare voce alla elaborazione e alla attività per una seria attuazione del bando dei combusti­bili fossili e dell’alternativa rinnovabile

 

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La Rivista Digitale “il Sole di Parigi”, con periodicità bi­mestrale a partire dall’anno 2019, si propone come l’organo comunicativo dell’ Osservatorio per l’attuazione dell’accordo globale di Parigi sul clima, che intende dare voce alla elaborazione ed alla attività per una seria attuazione del bando dei combusti­bili fossili e dell’alternativa rinnovabile.

 

L’Osservatorio per l’attuazione dell’accor­do di Parigi sul clima è il progetto di un centro di documentazione, studi e ricer­che/azione costituito da realtà impegnate contro le minacce globali che pendono sulla testa dell’Umanità; e per la giustizia climatica, la conversione energetica ed ecologica, il disarmo e la pace.

I soggetti fondatori sono: Accademia KronosDisarmisti esigentiAPE (Ar­te-pace-energia – settore di Kronos Pro Natura)Associazione Energia FeliceWILPF Italia .

Siamo, per una convergenza non casua­le, i soggetti promotori della conferenza stampa del 15 aprile 2016, svoltasi pres­so la Camera dei Deputati, protagonisti Alex Zanotelli, Alfonso Navarra, Ennio La Malfa, Giovanna Pagani.

 

Facciamo riferimento all’appello on-line: www.petizioni24.com/ratificareparigi

La casa editrice Kronos Pro Natura, inserita nel circuito di Accademia Kronos, è parte integrante del movimento ecopacifista, contribuisce al progetto dei Disarmisti esigenti e partecipa alla Coalizione per il clima. Da queste radici sociali e di impegno politico-culturale  nasce la rete dei nostri collaboratori ed i temi e le proposte di articoli e di servizi che essi avanzano: per sostanziare un impegno di lunga durata che conservi il nostro Pianeta grazie ad un modello di democrazia e di società depurato dalla hybris imperante degli “affamati e folli”, quindi realistico, paziente ed equilibrato. Per questo impegno speriamo di suscitare nei nostri lettori studi ulteriori e riflessioni critiche: lungi da noi l’intrattenere con fuochi pirotecnici di curiosità e stranezze, magari sotto forma di denunce impegnate!

Intendiamo coinvolgere esperti di altissima qualità scientifica, anche secondo gli standard accademici ufficiali; ma, nella nostra opinione, è altrettanto valido, per usare una espressione provocatoria ma significativa, il “non curriculum” di attivisti che si sono battuti contro le lobby dominanti del complesso militare industriale energetico (MIEC) pagando talvolta di persona le dure risposte repressive con cui si sono dovuti confrontare.

Queste caratteristiche di “esperti critici legati ai movimenti di lotta” ed all’obiettivo del modello completamente rinnovabile subito potrebbero essere di particolare interesse in particolare per coloro che avvertono l’esigenza di “una rivoluzione democratica dell’Italia”, di un vero “cambiamento”, in cui andrebbe inclusa, quale componente integrante, la conversione energetica ed ecologica”.

Riteniamo quindi di poter offrire, nel nostro lavoro informativo e comunicativo, un surplus di consapevolezza e di visione sintetizzabile nei seguenti punti:

1- L’approccio globale, non semplicemente nazionale, al problema: è, ad esempio , significativo che nel Piano Energia presentato in maggio 2017 dal governo Gentiloni manchi ogni accenno al “processo di Parigi”. Aspettiamo ora di vedere se il governo “giallo blu” emerso dal voto politico del 4 marzo rappresenterà una inversione di tendenza rispetto alla tradizionale retorica “verde” poco seguita dai fatti. E ci ripromettiamo di non concedere sconti sia a chi sta nella cabina di comando sia a chi dovrebbe controllarlo dall’opposizione ;

2- Le implicazioni del clima sui problemi della sicurezza e della difesa: l’intreccio tra minaccia nucleare e minaccia climatica;

3- Il rapporto tra pianificazione energetica e cambiamento del paradigma economico, che esige una predisposizione di scenari STRUTTURALMENTE contemplanti una significativa riduzione dei consumi (e quindi dello stesso fabbisogno elettrico e di quanto altro).  Una riduzione quantitativa di materia ed energia “sprecati” che deve però corrispondere ad una crescita della qualità della vita misurata sull’essere e relazionarsi serenamente prevalenti sul confliggere per l’avere. Sappiamo tutti che “snellirsi” individualmente fa bene alla nostra salute; così una società che diventa più snella ed essenziale è più sana e vitale rispetto a ciò che veramente conta nello sviluppo di ciascuno e di tutti: la libertà dal bisogno e la libertà di partecipare alle decisioni collettive, la libertà del tempo autodeterminato per potere dedicarsi a svaghi formativi in comunità conviviali e soprattutto a “seguire virtute e conoscenza”…

Se si sfoglia il nostro numero zero, è facile ricavare una idea del lavoro che abbiamo intrapreso e che ci ripromettiamo di portare avanti ed anche della sua articolazione in quattro approcci fondamentali di “slow information”, ciascuno seguito dai nostri capi area: 1) coordinato da Alfonso Navarra, il diritto alla pace, che si prepara attraverso il disarmo, ed in particolare il disarmo nucleare ; 2) coordinato da Giuseppe Farinella, il diritto all’ambiente sano e pulito e ad un’energia rinnovabile che ci garantisca di vivere e lavorare senza rompere i cicli ecosistemici fondamentali; 3) coordinato da Fabrizio Cracolici e Laura Tussi, il diritto ad una cultura libera, per il dialogo tra idee che nascono da pratiche sociali di base e non dalle manipolazioni dei “poteri forti”; 4) coordinato da Antonella Nappi, il diritto alla salute come dotazione essenziale per gli individui ma soprattutto come interesse collettivo della società, in via preventiva, a partire dai soggetti più deboli, a non subire condizioni di vivibilità degradata per le varie ragioni di potere (economico, militare, patriarcale ma anche di potere scientifico male inteso).

Ultima notazione. Già dal nostro numero di prova si evince facilmente che intendiamo impegnarci specificamente sul monitoraggio di come l’Italia procederà all’attuazione dell’accordo di Parigi per contrastare il cambiamento climatico, con l’intento di fornire proposte per la sua implementazione tempestiva ed efficace, collegata alla prospettiva del 100% rinnovabili entro il 2050; nonché promuovendo attività di divulgazione scientifica, e campagne di informazione e di educazione ambientale.

La finalità che ci diamo è di tratteggiare e suggerire ai decisori politici ed agli attori sociali strategie, politiche, scelte, interventi e azioni, così da poter indicare il percorso concreto per la messa in pratica qualificata ed incisiva dell’accordo.

Il nostro spirito non è occupare spazi politici per “svolgere un tema”, come è spesso nella prassi del grande ambientalismo “professionale” e mediatico, che è per molti versi, a livello di vertice (con contraddizioni locali), parte integrante del sistema attuale (esso – sistema – abbisogna di una “opposizione di Sua Maestà”!); ma, al contrario, è quella di sviluppare una dinamica di attenzione, mobilitazione e pressione per “risolvere  il problema”, con la grinta e la determinazione di chi “non molla la presa “finché non ha portato il risultato a casa”.

 

http://www.disarmistiesigenti.org/il-sole-di-parigi/

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Voci dall’attivismo mondiale di pace

Trailer della Campagna “Siamo tutti premi nobel per la pace con Ican”

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Appello congiunto di Moni Ovadia, Alfonso Navarra, Alex Zanotelli, Laura Tussi, Luigi Ciotti, Fabrizio Cracolici, Vittorio Agnoletto

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Appello congiunto di Moni Ovadia, Alfonso Navarra, Alex Zanotelli, Laura Tussi, Luigi Ciotti, Fabrizio Cracolici, Vittorio Agnoletto.

Trailer della Campagna “Siamo tutti premi nobel per la pace con Ican”: interventi dei relatori in ordine di comparizione nel filmato

 

A cura di Fabrizio Cracolici, Alfonso Navarra, Laura Tussi

 

Sono Moni Ovadia e sostengo ICAN (International Campaign to abolish nuclear weapons) campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari. A ICAN è stato conferito il premio Nobel per l’importanza del suo magistero di pace. Premio Nobel per la pace. Diventiamo tutti insieme a ICAN attivisti di pace, donne e uomini di pace. La questione in campo è assoluta: è la questione della vita. La differenza fra chi combatte per l’abolizione delle armi nucleari e chi invece non fa nulla e è indifferente, è il discrimine per chi vuole stare dalla parte della vita e chi invece accetta l’abbraccio della morte come condizione di esistenza. Dunque sostenete questa campagna: diventate attivisti della vita e non è difficile capire che cosa è in gioco. Siamo in gioco noi, ma sono in gioco i nostri figli, i nostri nipoti e i nostri pronipoti. Cominciamo dall’abolizione delle armi nucleari perché un giorno ci sia l’abolizione totale delle armi. di Moni Ovadia

 

Sono Alfonso Navarra dell’associazione Disarmisti Esigenti. “Svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai” questo motto lo dobbiamo al nostro grande presidente partigiano Sandro Pertini che, sicuramente, fosse ancora vivo, avrebbe gioito della notizia che il mondo sta per proibire le armi nucleari: con l’adozione di un trattato di proibizione delle armi nucleari nella conferenza Onu del 7 luglio 2017. Questo voto di 122 nazioni richiede un processo di ratifica. Questo trattato entrerà in vigore il giorno in cui il cinquantesimo stato avrà ratificato il testo del trattato Onu che è stato dovuto soprattutto alla spinta organizzativa della società civile internazionale che si è aggregata intorno alla campagna internazionale per l’abolizione degli armi necleari ICAN. ICAN in virtù di questo contributo nel 2017 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace. Quando questo premio Nobel per la Pace è stato ritirato a Oslo, la direttrice esecutiva della campagna ha riconosciuto che si tratta di un riconoscimento dovuto all’impegno antinucleare di tutti gli attivisti del mondo. E è stato fatto un invito a unire e allargare le forze per passare da questa proibizione delle armi nucleari con cui l’Italia deve essere tra i promotori che hanno già ratificato il trattato ONU. di Alfonso Navarra

Voci dall'attivismo globale di pace

Sono padre Alex Zanotelli missionario comboniano. Sono profondamente solidale con ICAN che ha ricevuto il premio Nobel per la pace per questa campagna per l’abolizione delle armi nucleari. Sono contro tutte le armi nucleari prima di tutto come credente nel Dio della vita che mi porta a impegnarmi contro ogni forma di morte e l’atomica è uno strumento di morte: di morte globale. Inoltre come missionario sono contro le armi nucleari, perché le armi nucleari proteggono la profonda ingiustizia, proteggono quel 10 per cento della popolazione mondiale che oggi consuma il 90 per cento dei beni di questo mondo. Non posso sopportare e accettare un disordine del genere. Ecco perché ritengo fondamentale questa campagna e chiedo che l’Italia ratifichi finalmente il trattato ONU per l’abolizione delle armi nucleari. di Alex Zanotelli

 

Buonasera sono Laura Tussi faccio parte dell’associazione ecopacifista PeaceLink – telematica per la pace e sono promotrice e portavoce dell’associazione Disarmisti Esigenti – associazioni affiliate a ICAN – e per questo faccio parte della rete internazionale ICAN per il disarmo nucleare universale che è stata insignita Premio Nobel per la Pace 2017 per promuovere il progetto storico del diritto internazionale: l’abolizione degli ordini di distruzione di massa nucleari. Il governo italiano non ho ancora approvato e ratificato il trattato ONU del 7 luglio 2017 che è valso il Premio Nobel per la Pace e che è stato approvato a New York a palazzo di vetro con 122 nazioni e con la società civile organizzata in ICAN. Il trattato ONU del 7 luglio 2017 supera il vecchio TNP trattato di non proliferazione delle armi nucleari che legittima il nucleare per alcuni Stati e superpotenze e approva invece l’innovativo TPAN il trattato per l’abolizione degli ordigni nucleari. di Laura Tussi

 

Ciao sono Luigi Ciotti di Libera e del Gruppo Abele e sostengo anch’io la campagna “Siamo tutti premi Nobel per la Pace con ICAN” per l’abolizione delle armi nucleari e la sostengo con convinzione oggi più che mai perchè tocchiamo con mano tanti conflitti e tante guerre. Sono 47 ufficialmente i Paesi coinvolti in questi conflitti. Sono migliaia le armi nucleari operative. Sono milioni i profughi: si parla del 90/95% la percentuale di civili fra le vittime. Il doppio delle precedenti guerre mondiali. Sono circa 357 milioni i bambini – uno su sei – che vivono attualmente in zone colpite da conflitti, esattamente 75% in più rispetto a 25 anni fa. Allora perché l’Occidente continua ad ignorare, quando non a favorire, guerre feroci che trasformano tanti Paesi in un mattatoio e in uno scenario niente affatto di Pace e poi in gran parte taciuto e ignorato e censurato data l’enormità degli interessi in gioco? Credo che si debba dire vergogna alla spesa militare mondiale. L’anno scorso ha toccato una cifra impressionante: 1.739 – dato ufficiale – miliardi di dollari. E’ una vergogna. L’Italia occupa l’ottavo posto nell’esportazione di armi. Armi che vende anche a Paesi colpevoli di gravi violazioni dei diritti umani in deroga ha una legge che metteva i paletti: la legge 185 del 1990. Aspetto più indecente del problema allora la commistione tra le guerre e l’economia del profitto. Guerre combattute con armi, ma anche con armi economiche: per questo l’abolizione delle guerre e delle armi deve passare per la costruzione di giustizia, di un nuovo rinnovamento culturale, ma deve tutto questo calarsi in un più ampio discorso di promozione dei diritti umani, sociali e civili e nell’impegno per la dignità e la libertà delle persone. Dobbiamo ripartire per costruire la pace, consapevoli di dover procedere uniti, perché solo insieme, il desiderio di cambiamento diventa forza di cambiamento. di Luigi Ciotti

 

Sono Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI Associazione Nazionale Partigiani d’Italia della sezione Emilio Bacio Capuzzo di Nova Milanese. Anch’io sostengo ICAN campagna per il disarmo nucleare universale che ha ottenuto il Premio Nobel per la Pace per il suo impegno sul grande tema di importanza fondamentale che è quello dell’abolizione degli ordigni nucleari e del disarmo nucleare universale. Oggi assistiamo a un imbarbarimento e a una continua presa di forza nei confronti dei più deboli, dei più diseredati e la prepotenza del potere sta sempre più contrastando i diritti di ogni cittadino. Per questo noi oggi siamo qui a testimoniare a sostegno di una campagna internazionale per il disarmo nucleare. Noi facciamo questo perché non vogliamo più che avvengano quegli eventi orribili avvenuti in passato e prima fra tutti la seconda guerra mondiale e poi il fascismo e il nazismo che hanno portato all’umanità odio, distruzione e morte e proprio per questo noi oggi contrastiamo chi vuole, con la deterrenza delle armi nucleari, imporre il terrore nel mondo. di Fabrizio Cracolici

 

Sono Vittorio Agnoletto e sostengo la campagna ICAN contro le armi nucleari. Credo che aver ottenuto il Premio Nobel per la Pace sia stato un risultato importantissimo, intanto perché si è dimostrato che anche nell’epoca della globalizzazione grandi movimenti sociali universali organizzati in tutto il mondo possono ottenere un risultato. Un risultato importante perché è in discussione il futuro dell’umanità. E noi italiani abbiamo anche obiettivi molto concreti. Primo: far si’ che l’Italia ratifica il trattato ONU. Secondo: ottenere che sul nostro territorio non vi sia più nessun ordigno nucleare e invece abbiamo ordigni nucleari della NATO e degli Stati Uniti. Terzo: uscire dalla Nato che è un’alleanza puramente offensiva.

Ma essere contro le armi nucleari significa anche prima di tutto battersi per la pace e noi sappiamo che non ci può essere pace senza giustizia sociale e sappiamo che si comincia a costruire la pace lavorando con i bambini, con i ragazzi, facendo formazione e educazione nelle scuole, formazione alla multiculturalità, formazione alla solidarietà e formazione ai grandi valori della vita, perché non dimentichiamo che la terra è il più grande bene comune di cui noi disponiamo. di Vittorio Agnoletto

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Giorno della Memoria, le letture consigliate per adulti e ragazzi sulla Shoah e le leggi razziali

Bibliografia sul Giorno della Memoria con il Libro Educazione e Pace di Laura Tussi

Giorno della Memoria, le letture consigliate per adulti e ragazzi sulla Shoah e le leggi razziali

La Biblioteca comunale di Riccione propone una piccola bibliografia ragionata di letture sul dramma e la vergogna di una tragica pagina di storia

24 gennaio 2020

Rimini Today

Bibliografia sul Giorno della Memoria con lIbri di Laura Tussi e Liliana Segre

In occasione del Giorno della Memoria 2020, la ricorrenza internazionale istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per commemorare l’immane tragedia dell’Olocausto (2005), la Biblioteca comunale di Riccione propone una piccola bibliografia ragionata di letture per adulti e ragazzi sul dramma della Shoah e sulla vergogna delle Leggi razziali. Tutti i titoli proposti sono disponibili al prestito e alla pubblica lettura.
Il Giorno della Memoria si celebra ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, scoperchiandone l’abisso di orrore e di follia.

I titoli proposti

Roberto Scevola Norimberga: il male sotto accusa, Corriere della Sera, 2019
Laura Tussi Educazione e pace: dalla Shoah al dialogo interculturale, Mimesis, 2011
Helga Weiss Il diario di Helga: la testimonianza di una ragazza nei campi di Terezín e Auschwitz, Einaudi, 2014
Benjamin Wilkomirski Frantumi: un’infanzia, 1939-1948, Mondadori, 1996
Thomas Geve Qui non ci sono bambini: un’infanzia ad Auschwitz, Einaudi, 2011
Louise Jacobson Dal liceo ad Auschwitz: lettere, L’Unità, 1996
Elena Loewenthal La lenta nevicata dei giorni, Einaudi, 2013
Martin Amis La zona d’interesse, Einaudi, 2015
Laurel Holliday Ragazzi in guerra: diari segreti di adolescenti europei nel secondo conflitto mondiale, Il Saggiatore, 1996
Mary Berg Il ghetto di Varsavia: diario, 1939-1944, Einaudi, 1991
Hannah Arendt La banalità del male: Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, 2001
Diane Ackerman Gli ebrei dello zoo di Varsavia, Sperling & Kupfer, 2009
Marco Nozza Hotel Meina: la prima strage di ebrei in Italia, Mondadori, 1993
Giancarlo Elia Valori Un albero per una vita: la persecuzione degli ebrei italiani e l’eroismo di chi li aiutò, Rizzoli, 2001
Fabio Amodeo, Mario José Cereghino La lista di Eichmann: Ungheria 1944: il piano nazista per vendere un milione di ebrei agli alleati, Feltrinelli, 2013
Romain H. Rainero  Le navi bianche: profughi e rimpatriati dall’estero e dalle colonie dopo la seconda guerra mondiale: una storia italiana dimenticata (1939-1991), Mergozzo, 2015
Nathalie Zajde I figli dei sopravvissuti, Moretti & Vitali, 2002
Daniel Jonah Goldhagen I volonterosi carnefici di Hitler: i tedeschi comuni e l’Olocausto, Mondadori, 1998
Marcello Pezzetti, Il libro della shoah italiana: i racconti di chi è sopravvissuto; Einaudi, 2009.

Letture per ragazzi:

Liliana Segre Scolpitelo nel vostro cuore: dal binario 21 ad Auschwitz e ritorno: un viaggio nella memoria Piemme, 2018
Lia Tagliacozzo La Shoah e il giorno della memoria EL, 2017
Andra e Tatiana Bucci Noi, bambine ad Auschwitz: la nostra storia di sopravvissute alla shoah Mondadori, 2018
Marta Palazzesi In Svizzera la cioccolata è più buona : una storia di amicizia nell’Italia della Shoah, EL, 2015
Frediano Sessi Auschwitz Sonderkommando: tre anni nelle camere a Einaudi Ragazzi, 2018
Frediano Sessi Ultima fermata: Auschwitz : storia di un ragazzo ebreo durante il fascismo Einaudi Ragazzi, 2016
Uri Orlev Milano Corri ragazzo, corri: romanzo, Salani 2011
Fred Uhlman Niente resurrezioni, per favore TEA, 1990
Giulio Levi 1940-1945, Gioele, fuga per tornare Fatatrac, 2007
Robert Sharenow La stella nel pugno Piemme 2012
Hetty E. Verolme Milano Hetty: una storia vera Il Castoro, 2012
Aranka Siegal Capro espiatorio EL, 1993.