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Ucraina – Una piattaforma condivisa per la Pace

di Laura Tussi

Mercoledì 26 gennaio 2022 si è svolto un seminario online molto partecipato che ha posto le basi per un approfondimento sulla crisi in Ucraina e le tensioni fra Russia e Nato. Ne è scaturita l’esigenza di proseguire il confronto a più voci per elaborare una piattaforma pacifista contro l’escalation militare e la guerra.

Questo seminario online nasce da esigenze di approfondimento sulle questioni della pace e della guerra con riferimento alla situazione esplosiva dell’Ucraina.

Con gli interventi autorevoli di Gallo, Marescotti, Mosca, Pagani, Baracca, Zanotelli e molti altri.

Vi è un grande interesse intorno all’Ucraina che giustifica le molte persone collegate a questo webinar oltre 180 collegamenti nel webinar di PeaceLink.

In queste slides vi sono le ragioni per cui siamo qui. In questa visione di scontro tra le milizie e gli strumenti bellici ravvicinati, i due contendenti a distanza sono alle strette. Queste sono conseguenze negative nei rapporti di fiducia tra le superpotenze che determinano una estrema angoscia a livello globale e planetario.

La società civile Ucraina, con il movimento pacifista, ha una posizione critica verso le due superpotenze. Molto critica. I pacifisti ucraini hanno messo online un appello per l’escalation verso la grande guerra in Ucraina, a Kiev, in Crimea e nel Donbass con una risposta di USA, Nato contro Russia tramite interventi aggressivi e con posizioni pericolose e deliranti. La carta delle Nazioni Unite ha lanciato un appello alle superpotenze per mettere da parte l’influenza di esse sull’Ucraina. Le due superpotenze hanno stanziato le truppe in atto in Ucraina e ai confini e i pacifisti sostengono vivamente e muovono appelli per non fornire armi alle parti contendenti. La posizione dei pacifisti ucraini è radicale. I loro obiettivi sono incentrati sull’assenza di militarizzazione, nessuna corsa agli armamenti, i conflitti vanno risolti pacificamente, ripudiare l’escalation della violenza delle due superpotenze, ridurre le spese militari, smilitarizzare il sistema con una condivisione dal basso della pace. Noi di PeaceLink lanciamo un appello perché tutte le persone interessate per la pace diano disponibilità. Il rischio della guerra ha esiti imprevedibili. Lanciamo idee per come fare riferimento a tutti i soggetti che si battono per gli stessi nostri obiettivi. Domenico Gallo, che è una persona di pace, un giurista e un magistrato, sostiene che è stata diffusa una conferenza stampa di Blinken, il segretario di Stato degli Stati Uniti di America. Gli Stati Uniti hanno dato una risposta scritta alle richieste della Russia condivisa con gli alleati Nato. Anche noi abbiamo partecipato alle risposte di Blinken. Chiedeva una neutralità attiva. Ma non avviene nessuna neutralità attiva nelle scelte di incrementare la pressione e la minaccia militare per contrastare la Russia.

Noi come Italia non possiamo essere neutrali, perché siamo una parte in conflitto. L’oggetto è la questione dell’estensione della Nato in Ucraina perché questa è la controversia. L’estensione a est è una minaccia in senso tecnico. L’estensione è un dispositivo militare ostile ai confini della Russia ed è una minaccia come la Russia con l’esercitazione militare intorno ai confini dell’Ucraina: evidente ostilità tra i due paesi. La Russia minaccia e dall’altra parte un’imponenza della presenza militare Nato a est. Trent’anni fa, durante la prima guerra del Golfo del 1991, ci fu una forte mobilitazione della società italiana con tanta gente in manifestazione nelle piazze. Il governo italiano sosteneva l’iniziativa bellica di Bush. Anche se l’Italia non avesse appoggiato questa missione militare degli Stati Uniti, avrebbero continuato nei loro intenti.

2003: la seconda guerra nel Golfo vide manifestazioni in tutto il mondo contro la guerra. L’opinione pubblica era una potenza mondiale: ma non poteva incidere direttamente nelle scelte compiute dal potere alto. Dalle potenze e superpotenze. La scelta di estendersi a est della Nato, che ingloba paesi sovietici, crea contrapposizione militare minacciosa per la Russia. Tutti i paesi europei hanno accettato l’adesione di nuovi paesi Nato con protocolli di adesione che sono emendamenti estesi a altri paesi, approvati secondo le loro procedure governative costituzionali. Ma dove erano i pacifisti? Quando venivano approvate queste leggi di estensione Nato a est. Dove erano i pacifisti?

Nel Consiglio Atlantico tutti i membri devono essere d’accordo per far entrare un paese nella Nato.

Noi in Italia, in quanto appartenenti alla Nato, partecipiamo alla dislocazione della minaccia militare. Chiediamo al governo italiano di fare gesti distensivi. La risposta scritta di Blinken e nel sollecitare altre misure è una politica assurda che prevede le porte aperte alla Nato. Vogliono far entrare la Finlandia nel conflitto per accerchiare la Russia e acuire il forte contrasto. Noi pacifisti e ecopacifisti possiamo ritirare gli assetti militari e fare gesti distensivi.

La neutralità attiva è un contributo per disinnescare la crisi e evitare l’ingresso dell’Ucraina nella Nato.

Secondo la ferma posizione di Alex Zanotelli dobbiamo capire e leggere la realtà con gli occhi dell’altro. Siamo una parte del problema perché siamo parte della Nato: l’Unione Europea è alleata con gli Stati Uniti e i nostri apparati televisivi non ci aiutano a leggere la realtà. La crisi di Cuba è interessante.

Come a Cuba oggi si verifica la stessa situazione.

La Nato invia missili in Ucraina per sparare su Mosca come durante la crisi a Cuba.

Questo è un invito a non leggere la realtà da noi stessi, ma cercare di capire l’altro. Tra i documenti Usa è chiaro che la politica statunitense vuole portare l’est europeo all’interno della Nato. All’Italia chiediamo alcune cose come la neutralità attiva. L’Italia è già coinvolta nel conflitto perché la sesta flotta americana a Napoli è partita con l’esercitazione Usa con un esercizio navale tramite i cacciabombardieri F-35 dotati e armati di missili nucleari e queste cose il governo italiano non può accettarle e permetterle.

È necessario appoggiare la resistenza in Ucraina con giochi di diplomazia. Il nostro appello è quello di scendere in piazza come pacifisti.

Secondo Elio Pagani si raccomanda la neutralità del nostro paese. Vi è una grave disparità tra i contendenti. Il Pil della Nato e quello russo. Il rapporto tra il Pil Usa e Russia: il Pil statunitense è 11 volte maggiore di quello russo.

La Russia è minacciata con un pesante squilibrio economico e militare dall’Europa e dalla Nato e non può accettare esercitazioni militari della Nato. È un conflitto tra un blocco capitalistico ossia gli Usa e la Russia capitalistica e questo è molto differente dalla prima guerra fredda. La prima guerra era basata su ideologie contrapposte, ma oggi vi sono di mezzo interessi economici e nazionalistici.

L’obiettivo Nato è sostituirsi all’ONU.

Come liberarci dal vincolo nato a rimettere l’ONU al centro? Secondo Nicola Cufaro Petroni non occorre creare un allarmismo negativo e armare e arrivare a contrapposizione senza via d’uscita. Al contrario vi sono segnali che non sono negativi.

I russi per il momento non hanno posto nessun ultimatum. Per cui in realtà la situazione non è così come i massmedia la dipingono. Per il momento vi è una trattativa e sarebbe possibile che nella trattativa rientrino il ritiro delle bombe nucleari da Ghedi e Aviano e liberarci da questo retaggio. Una trattativa che abbassa la tensione. Il fronte europeo non è monolitico per esempio per il gasdotto nord Stream; i tedeschi hanno un atteggiamento meno guerrafondaio degli Usa.

I paesi dell’Europa, in particolare la Germania, possono fare a meno degli Stati Uniti e non sono propensi a una soluzione drastica in Ucraina.

Dalle notizie del New York Times, il governo ucraino ha abbassato i toni e questo dipende dal fatto che l’Ucraina ha paura di provocare la reazione della Russia.

Il governo ucraino ha una posizione meno oltranzista degli Stati Uniti. Questi sono segnali che dobbiamo rivalutare per far capire che questa guerra non è inevitabile: ma si può davvero evitare la guerra. Questi sono motivi per cui è opportuno confrontarsi sul non allarmismo.

Angelo Baracca sostiene che nel riferimento storico dei missili a Cuba, non fu la Russia a installare missili a Cuba perché gli Usa li installarono a Gioia del Colle e in Turchia.

La nostra mobilizzazione è importante perchè deve andare oltre la guerra in Ucraina per lanciare il movimento della pace. Il movimento della pace in Italia è in crisi dopo il 2003 contro la guerra in Iraq. Per cui è frammentato e senza una voce unica. Ma vi sono messaggi diversi.

L’occasione di PeaceLink per lanciare una unità del movimento della pace. Se la guerra in Ucraina non ci sarà, non staremo fermi, ma è il momento di mobilitarsi e evitare altri pericoli come le atomiche in Italia e la mancata adesione del nostro governo al trattato di proibizione delle armi nucleari.

Dopo il 1991 quando la Nato ha cambiato fisionomia perché è diventata un’alleanza aggressiva con un allargamento decisamente aggressivo, l’Europa non attua più una politica estera vera perché tutti i paesi sono frammentati con interessi distinti. La Germania ha interessi importanti sull’Ucraina per questioni energetiche ed economiche. L’Unione Europea non ha una politica estera e questo è un fattore deleterio per la situazione attuale. Giorgio Ferraris dice che il suo contributo evidenzia come si evolve il contesto e la crisi Ucraina. La guerra ha motivazioni economiche in cui la transizione energetica gioca una importante interrelazione…

Segue su Agoravox.it

Laura Tussi

Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell’ambito delle scienze della formazione e dell’educazione. Coordinamento Italia Campagna Internazionale ICAN – Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale, collabora con diverse riviste telematiche tra cui PressenzaPeacelinkIldialogoUnimondoAgoraVox ed ha ricevuto il premio per l’impegno civile nel 70esimo Anniversario della Liberazione M.E.I. – Meeting Etichette Indipendenti, Associazione Arci Ponti di Memoria e Comune di Milano. Autrice dei libri: Sacro (EMI 2009), Memorie e Olocausto (Aracne 2009), Il dovere di ricordare (Aracne 2009), Il pensiero delle differenze(Aracne 2011), Educazione e pace (Mimesis 2012), Un racconto di vita partigiana – con Fabrizio Cracolici, presidente ANPI Nova Milanese (Mimesis 2012), Dare senso al tempo-Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (Paoline 2012), Il dialogo per la pace. Pedagogia della Resistenza contro ogni razzismo (Mimesis 2014), Giovanni Pesce. Per non dimenticare (Mimesis 2015) con i contributi di Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Ketty Carraffa, Antifascismo e Nonviolenza (Mimesis 2017), con Alfonso Navarra, Adelmo Cervi, Alessandro Marescotti.  Collabora con diverse riviste di settore, tra cui: “Scuola e didattica” – Editrice La Scuola, “Mosaico di Pace”, “GAIA” – Ecoistituto del Veneto Alex Langer, “Rivista Anarchica”. Promotrice del progetto per non dimenticare delle Città di Nova Milanese e Bolzano www.lageredeportazione.org e del progetto Arci Ponti di memoria www.pontidimemoria.it. Qui il suo canale video.

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Il Manifesto – Appello per la ratifica del Trattato di proibizione delle armi nucleari

TPAN – Le ratifiche espresse dai vari paesi sono al momento nel numero di 59

 

Il Manifesto – Appello per la ratifica del Trattato di proibizione delle armi nucleari

 

Il 22 gennaio 2022 ricorre il primo anniversario della entrata in vigore del TPAN – Trattato per la proibizione delle armi nucleari adottato nel 2017 in una Conferenza ONU a New York anche grazie alla pressione dal basso di una rete internazionale comprendente oltre 500 organizzazioni pacifiste, insignite per questo loro contributo di un Premio Nobel per la pace.

di Laura Tussi, Antonia Sani, Alfonso Navarra

Fonte: Il Manifesto – https://ilmanifesto.it/lettere/appello-per-la-ratifica-del-trattato-di-proibizione-delle-armi-nucleari/

Il 22 gennaio 2022 ricorre il primo anniversario della entrata in vigore del TPAN – Trattato per la proibizione delle armi nucleari adottato nel 2017 in una Conferenza ONU a New York anche grazie alla pressione dal basso di una rete internazionale comprendente oltre 500 organizzazioni pacifiste, insignite per questo loro contributo di un Premio Nobel per la pace.

Le ratifiche espresse dai vari paesi sono al momento nel numero di 59, e continuano ad aggiungersi. Questo processo di allargamento avvicina sempre di più l’abolizione giuridica effettiva delle armi nucleari nel mondo, che accompagna e favorisce la loro eliminazione materiale.

Da subito il Trattato, valido solo per chi lo sottoscrive, produce un effetto culturale e politico globale di “stigmatizzazione” della deterrenza minandone la legittimità.

Come associazioni Wilpf Italia e Disarmisti esigenti, membri ICAN, impegnate da almeno 10 anni insieme nella campagna per la denuclearizzazione e per la ratifica del TPAN da parte del nostro paese, siamo oggi qui a prospettare la realtà imbarazzante e amara della nostra società politica. Sono centinaia i parlamentari che, nel corso degli anni, hanno sottoscritto il “Parliamentary Pledge” della Campagna ICAN in favore del trattato, ma continuiamo a registrare il rifiuto del Parlamento – nonostante le 10.000 firme raccolte e la mozione della senatrice De Petris – di presentare la richiesta di ratifica.

Alla vigilia della prima conferenza di revisione del TPAN, che si terrà dal 22 al 24 marzo di quest’anno a Vienna, sarebbe comunque importante che lo Stato italiano partecipasse almeno in veste di osservatore.

L’ombra della NATO imperversa e impedisce che l’Italia assuma una posizione autonoma, come una sorta di muro a fronte dei parlamentari firmatari che dichiararono le preoccupazioni espresse nel Preambolo del Trattato circa le catastrofiche conseguenze umanitarie che risulterebbero da un qualsiasi uso di armi nucleari.

Armi “totalmente disumane e ripugnanti”, che potrebbero portare all’estinzione della vita per un conflitto che potrebbe essere scatenato persino per errore.

Ci rivolgiamo in questo primo anniversario a tutto il popolo italiano affinché si renda conto del danno rappresentato dalla presenza di bombe nucleari in varie località del nostro paese (ufficialmente segrete).

Denunciamo l’indifferenza parlamentare in presenza della non ratifica, da parte del nostro Parlamento, che ci espone all’insaputa della maggior parte dei cittadini ai danni del ritorno dello stesso nucleare civile (da essi bocciato in due referendum, nel 1987 e nel 2011): si veda la vicenda in atto della proposta di inserire nella tassonomia UE delle fonti sostenibili anche il nucleare cosiddetto civile.

Con la presente ci rivolgiamo a deputati e senatori affinché la proposta di ratifica dello Stato italiano al Trattato di proibizione delle armi nucleari venga al più presto presentata e votata.

Questa adesione vorremmo fosse concepita anche come un impulso ad adottare, da parte dello Stato italiano, una efficace strategia complessiva che coinvolga gli stessi Stati dotati di armi nucleari in serie trattative per il disarmo in attuazione dell’articolo VI del Trattato di non proliferazione.

Disarmisti esigenti – Laura Tussi e Alfonso Navarra cell. 340-0736871  – WILPF Italia – Antonia Sani cell. 349-7865685

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Il conflitto in Ucraina e il ruolo del movimento per la pace

Un forum per promuovere un appello contro la guerra

Il conflitto in Ucraina e il ruolo del movimento per la pace

In questa pagina web riportiamo le voci di tutti coloro che stanno partecipando ai webinar di PeaceLink con lo scopo di definire una piattaforma comune di obiettivi finalizzati a evitare una degenerazione dell’aspro confronto in atto fra la Russia e la Nato
22 gennaio 2022

Redazione PeaceLink

Il 19 gennaio 2022 si è svolto il primo seminario online finalizzato a comprendere il conflitto in Ucraina.No alla guerra in Ucraina

Qui raccogliamo i materiali prodotti fino a ora. Tutti coloro che vorranno inviare o segnalare qualcosa di utile troveranno in questa pagina web un punto di raccolta e prima organizzazione dell’informazione relativa a questo complesso conflitto.

La relazione introduttiva di Alessandro Marescotti si è basata su alcune slides (cliccare qui) mentre la relazione di Domenico Gallo ha portato all’attenzione questioni di grande rilievo che sono state poi sistematizzate in un intervento scritto (cliccare qui).

Di particolare interesse è stata la relazione di padre Alex Zanotelli (dal minuto 22 del video incluso in questa pagina web) che ha messo in evidenza come il nodo di fondo della tensione in atto risieda nella richiesta dell’Ucraina di entrare nella Nato.

I materiali sull’Ucraina sono stati raccolti in un apposito dossier (cliccare qui).

Mercoledì 26 gennaio alle ore 21 vi sarà un nuovo appuntamento del forum con un webinar a più voci. Chi vuole prenotarsi può scrivere a questa email: a.marescotti@peacelink.org

Il link per connettersi online mercoledì prossimo è www.peacelink.it/riunione

Note: Per seguire le informazioni sull’Ucraina consigliamo di iscriversi alla mailing list pace cliccando qui https://lists.peacelink.it/pace/2022/01/maillist.html (seguire le istruzioni sulla sinistra)
E anche si cliccare sul tag #Ucraina di Sociale.network https://sociale.network/tags/Ucraina

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Gli antinuclearisti disarmisti contro la Tassonomia Ue

Milano – Disarmisti Esigenti, con la LOC, Mondo senza guerre e senza violenza, Wilpf & Partners

Gli antinuclearisti disarmisti contro la Tassonomia Ue

Noi promotori VERSO UN COORDINAMENTO ANTINUCLEARE EUROPEO ci siamo trovati online in un incontro, introdotto da Alfonso Navarra, con la partecipazione di Moni Ovadia, Alex Zanotelli, i musicisti Renato Franchi e Marco Chiavistrelli e molti attivisti, con Radio Nuova Resistenza

Attivisti antinuclearisti in opposizione a Tassonomia Ue

Milano – Disarmisti Esigenti, con la LOC, Mondo senza guerre e senza violenza, Wilpf & Partners 

 

Le decisioni sul nucleare in Italia non si prendono rispettando i referendum del 1987 e 2011 che ci hanno visto vittoriosi contro il nucleare civile e per i beni comuni, ma in Italia Draghi e Cingolani decidono sul nucleare con la Francia, ascoltando Macron e non il popolo italiano.

 

Mercoledì 12 gennaio 2022 i Disarmisti esigenti, con la LOC e l’associazione mondo senza guerre e senza violenza si sono trovati a Milano sotto l’industria nucleare francese pro atomo in piazzale Cadorna dalle ore 13 alle ore 15.

 

In seguito i promotori del progetto VERSO UN COORDINAMENTO ANTINUCLEARE EUROPEO si sono trovati online in un incontro, introdotto dal portavoce dei Disarmisti esigenti Alfonso Navarra, con la partecipazione di Moni Ovadia, Alex Zanotelli, Fabrizio cracolici, i musicisti Renato Franchi e Marco Chiavistrelli e molti altri attivisti e con la registrazione di Radio Nuova Resistenza.

Sono intervenuti i coordinatori Ennio Cabiddu, Luigi Mosca, Daniele Barbi, e Rosa Amodei a nome di WILPF Italia.

Tutto questo per contrastare le lobby delle centrali nucleari che prendono i loro accordi generali condizionati dalla Francia che ha bisogno di finanziamenti per le sue centrali nucleari e ne vuole impiantare altre entro il 2037.

Questo accordo della Francia è preso con Draghi e Cingolani che è l’ex amministratore delegato di Leonardo Finmeccanica non certo un uomo di pace a favore della tutela ambientale.

In realtà l’Europa sta decidendo che il nucleare è la soluzione al problema climatico con i nostri soldi pubblici di cittadini europei.

Il potere economico e finanziario e militarizzato è rappresentato dal nucleare che produce essenzialmente la potenza geopolitica, l’elettricità è solo un sottoprodotto.

L’iniziativa di mercoledì 12 gennaio si è tenuta proprio in quel giorno perché scadeva il periodo che la commissione europea ha dato al comitato degli esperti e i governi per esprimere un parere sull’atto delegato nato dal regolamento 2020/852 che regola la tassonomia dell’Unione Europea per inserire il nucleare nell’elenco delle sostenibili.

In questo modo si sottraggono risorse all’utilizzo di fotovoltaico, idraulico, geotermico, eolico per un piano di rilancio energetico nazionale basato sulle rinnovabili tendenzialmente al 100%.

La data del 12 gennaio cioè di questa decisione del comitato degli esperti e dei governi è stata rinviata fortunatamente al giorno 21 gennaio perché il nuovo governo tedesco ha palesato il suo disaccordo.

Dopo il parere del comitato degli esperti e dei governi la Commissione UE pubblicherà il suo atto delegato in Gazzetta ufficiale e quindi si esprimerà il consiglio europeo intorno a marzo e poi il parlamento europeo.

Il parlamento europeo è un organo su cui abbiamo maggiori speranze perché il numero degli eurodeputati contro il nucleare è maggiore per bocciare l’atto delegato, ma c’è il problema che l’attuale “maggioranza Ursula” salti e si apra alla destra sovranista.

Questo è un problema molto delicato.

In dicembre ci siamo mobilitati con la Tenda antinucleare delle cittadine e dei cittadini davanti al MITE e così faremo anche nei prossimi mesi, non trascurando però di denunciare il ruolo dello Stato atomico francese.

Sul nucleare in Italia non decide la politica, ma l’economia e la finanza e decide Macron con Draghi e i potentati dell’energia nucleare.

Noi ecologisti e antinuclearisti con i Disarmisti Esigenti vogliamo far rispettare il mandato antinucleare referendario.

I Disarmisti esigenti a quanto ci risulta sono stati gli unici in tutta Europa in piazza fisicamente in presenza – il giorno del 12 gennaio – contro la tassonomia ma in Germania nei giorni precedenti ci sono state mobilitazioni ad Amburgo.

In questo scenario in continua evoluzione a noi sembra che manchi, sopratutto in Italia, una chiara e definitiva opposizione al nucleare dei FFF.

Per questo abbiamo sentito la necessità, quasi l’urgenza, di scrivere una lettera aperta alla loro leader Greta Thunberg per non consentire alla potente lobby nuclearista di annoverare il grande movimento giovanile fra quelli che sarebbero favorevoli a considerare il nucleare come una fonte di energia utile alla transizione ecologica.

Qui la Lettera aperta a Greta Thunberg:

https://www.peacelink.it/ospiti/a/48936.html

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Greta Thunberg, unisciti a noi contro il nucleare civile e militare

Lettera aperta a Greta Thunberg: di Alfonso Navarra, Laura Tussi, Ennio Cabiddu

Greta Thunberg, unisciti a noi contro il nucleare civile e militare

Con il supporto di: Maurizio Acerbo, Vittorio Agnoletto, Giorgio Cremaschi, Fabrizio Cracolici, Paolo Ferrero, Mimmo Lucano, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Claudia Pinelli, Silvia Pinelli, Mario Salomone, Alex Zanotelli
Laura Tussi

Laura Tussi , Alfonso Navarra, Ennio Cabiddu

Lettera a Greta Thunberg di Alfonso Navarra, Laura Tussi, Ennio Cabiddu

Lettera aperta a Greta Thunberg: di Alfonso Navarra, Laura Tussi, Ennio Cabiddu

Con il supporto di: Maurizio Acerbo, Vittorio Agnoletto, Giorgio Cremaschi, Fabrizio Cracolici, Paolo Ferrero, Mimmo Lucano, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Claudia Pinelli, Silvia Pinelli, Mario Salomone, Alex Zanotelli

 

Cara Greta Thunberg

Siamo gli organizzatori di un appello già lanciato a fine novembre (si vada online su: notassonomianukerispettareferendum – Petizioni.com), forze ed esponenti ecologisti e pacifisti, fortemente critici sulla “transizione ecologica” così come viene delineata in Italia e in Europa dalle politiche governative e dalle politiche comunitarie: faremmo meglio anzi, se si fa un bilancio complessivo, a parlare di “non transizione ecologica”.

Ci rivolgiamo a te quale animatrice e promotrice dei Fridays for future, un movimento nuovo che mobilita con i global strike un ampio attivismo giovanile sull’emergenza climatica ed ambientale.

Ci accomuna anche la cittadinanza europea e vorremmo ricordarti che il tuo paese, la Svezia, vuole, allo stesso modo della Germania, lo Stato guida della UE, uscire dal nucleare: una decisione che valutiamo importante e positiva per tutti coloro che hanno a cuore la salute delle persone e del Pianeta.

La Commissione europea, che ha annunciato l’introduzione di gas e nucleare nella tassonomia delle fonti sostenibili, sta per varare l’atto delegato del regolamento 2020/852: ora dovrebbe riunirsi a metà gennaio per formalizzare una decisione che, per il contrasto di posizioni tra Paesi filonucleari e Paesi antinucleari, finora aveva sempre rinviato.

Nelle nostre speranze questa decisione pro-atomo (e pro-gas) l’Europa non dovrà assumerla mai e poi mai! Ed abbiamo molte probabilità che questo succeda; ed anche se la Commissione procedesse di fronte ad eventuali stop (quello dell’Italia sarebbe doveroso visto che il popolo si è pronunciato con un referendum), dovremmo considerare che il Parlamento europeo può opporsi alla entrata in vigore dell’atto delegato ed in esso le posizioni antinucleari sono di grande peso, forse quasi maggioritarie in partenza.

Ti rivolgiamo ora pubblicamente alcune domande e ci aspettiamo risposte che preferiremmo ci rendessi per il tramite della stampa: confidiamo che tu riesca, anche grazie al nostro stimolo, a mobilitare molte energie giovanili per una partita ecologicamente determinante che possiamo giocare con discrete possibilità di vincere!

La prima domanda è: sei, in quanto ecologista, radicalmente antinucleare? anche tu senti come noi – ecopacifisti di lunga data – l’appartenenza ad una posizione di coscienza, “identitaria” ma non ideologica, di rifiuto netto contro il nucleare nell’impegno per la giustizia sociale e ambientale?

La seconda domanda è: sei per la denuclearizzazione immediata senza se e senza ma? anche tu pensi che il nucleare, di qualsiasi forma e generazione, non possa fare parte in alcun modo, anche e soprattutto in condizioni di emergenza, della soluzione ai problemi della transizione energetica e della conversione ecologica della società?

Noi, auspicando che tu li condivida in buona parte, ti proponiamo i nostri motivi di opposizione alla tecnologia nucleare.  È nostra convinzione che essa:

non sia pulita, principalmente a causa delle scorie radioattive prodotte e da gestire e dello smantellamento dei reattori in fin di vita

non è rinnovabile, poiché fossile nel significato letterale originario; e comunque estrattiva e non rinnovabile (necessità di estrarre dalle rocce l’Uranio ed eventualmente il Torio)

non sia sicura, poiché non è possibile eliminare il rischio di incidenti, anche gravissimi, dovuti a possibili errori nella costruzione o nel corso del funzionamento dei reattori, ad eventuali attacchi terroristici (bombe, cyber-attacchi, etc), ad eventi di origine geologica (terremoti, tsunami, etc)ed anche semplicemente all’invecchiamento delle installazioni

favorisca la proliferazione del nucleare militare

il contributo alla riduzione del CO2 è attualmente marginale (≈2%) e rimarrebbe verosimilmente tale per parecchi anni, data l’età media (≈ 35 anni) dei reattori attuali (≈ 440), che dovranno quindi essere eliminati, smantellati ed (eventualmente) sostituiti.

infine il costo dell’energia nucleare è in continuo aumento, mentre quello delle energie rinnovabili (soprattutto il solare) è in continua diminuzione.

Un saluto di stima in attesa della tua risposta: pubblica, come è pubblico il nostro invito

Di Alfonso Navarra, Laura Tussi, Ennio Cabiddu – Disarmisti esigenti

con il supporto di: Maurizio Acerbo, Vittorio Agnoletto, Giorgio Cremaschi, Fabrizio Cracolici, Paolo Ferrero, Mimmo Lucano, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Claudia Pinelli, Silvia Pinelli, Mario Salomone, Alex Zanotelli

Nota bene: Noi, disarmisti esigenti, WILPF Italia, Laudato Si’ e partners, in collaborazione con personalità come Luciana Castellina, Edo Ronchi, Massimo Scalia, Guido Viale, Vittorio Bardi, Marco Bersani, Moni Ovadia e Alex Zanotelli, continuando l’esperienza della tenda antinucleare delle cittadine e dei cittadini a Roma, vantando coinvolgimenti dalla Germania, dalla Francia, dalla Svizzera, dalla Danimarca, dall’Inghilterra, ci siamo incontrati online per portare avanti la mobilitazione contro il rilancio del nucleare in Europa (e quindi in Italia).

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    Verso un coordinamento antinucleare europeo. L’obiettivo è di inserire la valutazione delle attività militari e belliche – e quindi il disarmo come soluzione al grave inquinamento da esse prodotte – negli accordi di Parigi sul clima.
    10 dicembre 2021 – Laura Tussi
  • I partigiani della pace

    STORIA DELLA PACE
    Un soggetto politico, strumento di partecipazione, informazione politica e culturale per i popoli

    I partigiani della pace

    Alcuni dei fondatori di questo movimento furono Picasso, Einstein, Neruda e tra gli italiani Nenni, Vittorini, Guttuso, Quasimodo, Ginzburg, Einaudi e molti altri
    8 dicembre 2021 – Laura Tussi
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EquAgenda 2022: “La Terra è di tutti”

L’associazione ITA-NICA di Livorno si occupa di cooperazione e di scambi culturali con il Nicaragua

EquAgenda 2022: “La Terra è di tutti”

EquAgenda 2022 nasce da una consolidata abitudine a lavorare insieme su progetti di solidarietà, scambi internazionali, inserimenti lavorativi, commercio alternativo e solidale e promozione di una finanza etica, interventi nelle scuole e itinerari didattici

EquAgenda 2022

L’associazione ITA-NICA di Livorno si occupa di cooperazione e di scambi culturali con il Nicaragua

EquAgenda 2022 nasce da una consolidata abitudine a lavorare insieme su progetti di solidarietà, scambi internazionali, inserimenti lavorativi, commercio alternativo e solidale e promozione di una finanza etica, interventi nelle scuole e itinerari didattici. Queste realtà sono animate dal lavoro volontario di donne e uomini interessati a costruire presidi di legalità e giustizia sociale.

L’associazione ITA-NICA di Livorno si occupa di cooperazione e di scambi culturali con il Nicaragua e cura ‘La bottega del mondo’ laboratorio della solidarietà a Livorno.

Quest’anno parliamo di terra con la T maiuscola.

Parliamo di animali, di piante e di acqua; di sole, luna e foreste; parliamo di semi, temporali, stagioni, fuoco, vento e umanità. La terra si prende cura di noi e noi dobbiamo reimparare a prenderci cura della terra.

Pachamama, in lingua quechua Madre Terra, chiede di tornare dentro alla vita degli esseri umani che la abitano, alla ricerca di una nuova e ristabilita armonia con il creato, nella quale gli esseri umani si sentono parte di un cosmo che li oltrepassa e li contiene.

Anche quest’anno stiamo lavorando alla pubblicazione per assicurarci una buona diffusione dell’EquAgenda che tutti gli anni garantisce un buon contributo alla cooperazione della nostra Associazione Italia – Nicaragua.

Abbiamo pensato di chiederti se puoi ordinare una o piú copie di Equagenda anche quest’anno per fare un bel regalo ad amici e/o parenti in occasione delle feste. E’ un bel regalo Equo! Il tema quest’anno è “La Terra è di tutti”. Abbiamo delle riflessioni brevi ma importanti sulla Madre Terra, la Pachamama, di diversi autori: Franco Arminio, Francesco d’Assisi, Jimmie Begay, Bertolt Brecht, Costituzione boliviana, Erri De Luca, Mariangela Gualtieri, Alex Langer, Petra, Antonietta Potente, Rodrigo Rivas, Gianni Rodari, Mattia Speranza, Wisława Szymborska Rabindranath, Tagore, Greta Thunberg, Bruno Tognolini, Adriana Zarri.

Pubblichiamo intanto la cover di EquAgenda perché possiate già avere una idea che ci ripromettiamo di riempire del contenuto entro la fine di novembre per poi dedicarci alle spedizioni che quest’anno speriamo piú celeri e tempestive. La maggior parte delle consegne sono state abbastanza puntuali ma altre no, purtroppo! Visto che la pandemia è comunque migliorata speriamo molto in una migliore efficienza del sistema!

Siamo in partenza per il Nicaragua per iniziare a realizzare un nuovo progetto sulla insufficienza renale cronica  finanziato dal ministero degli esteri. Visto il buon finanziamento e con l’apporto della nostra Associazione, estenderemo ad un territorio piú vasto il nostro lavoro per la prevenzione e cura della malattia con una prevalenza altissima lungo la costa pacifica del paese. A chi fosse interessato possiamo in seguito inviare piú dettagli.

Contrastiamo la globalizzazione dell’economia con LA GLOBALIZZAZIONE DELLA SOLIDARIETA’. Se non ci muoviamo noi dal basso, con tutti i popoli disponibili a salvare la Terra, i potenti di questo mondo non vogliono cambiare nulla!!!

Note: Ricordare che si può pagare per ricevere EquAgenda 2022 con un bonifico a Associazione Ita – Nica per la Cooperazione con IBAN: IT17W0501802800000011333622  e comunicare l’ordine per telefono cell. 3409675268 (con messaggio whatsapp) con l’indirizzo per farvela recapitare.

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    30 novembre 2021 – Laura Tussi
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Tenda Antinucleare con Moni Ovadia e Alex Zanotelli

EVENTO

Tenda Antinucleare con Moni Ovadia e Alex Zanotelli

1 dicembre 2021

Esigiamo da Draghi e Cingolani il rispetto dei referendum sui beni comuni!

Organizzata per protesta contro l’eventualità che la UE consideri il nucleare, insieme a gas e CCS, tecnologia «verde» su cui investire. Davanti al MITE in via Cristoforo Colombo, organizzazione: Disarmisti esigenti, WILPF Italia, Missione Mediterraneo.
Con la collaborazione di Radio Nuova Resistenza

La settimana la concepiamo anche come una sorta di festival delle idee trasmissibili attraverso Radio Nuova Resistenza.
Ogni giorno un tema da sviluppare: a) come dibattiti attuati in trasmissioni radio; b) con eventi proposti tramite facebook.

1 dicembre (mercoledi) – la giustizia sociale e ambientale: il bilancio della COP26

Ore 17.00 – Un appello ai giovani dei Fridays e di XR – colloquio trasmesso per radio con Moni Ovadia. Introducono Alfonso Navarra, Patrizia Sterpetti e Ennio La Malfa, Ennio Cabiddu relaziona su Glasgow

Ore 18.00 – I rapporti tra nucleare civile e militare con Luigi Mosca da Parigi, coadiuvato da Alfonso Navarra. Antonia Sani relaziona sul TPAN. Elio Pagani sullo studio relativo alla legalità delle armi nucleari in Italia – Evento Fb

2 dicembre (giovedi)

Ore 17.00 –Una lotta unitaria sui referendum per i beni comuni- Interviene su banche armate e fossili Antonio De Lellis (ATTAC)

Ore 18.00 – l’impatto ambientale e territoriale delle attività militari – evento fb

3 dicembre (venerdi) – la lotta antimilitarista e nonviolenta delle donne

4 dicembre (sabato) – la tassonomia verde

Ore 17.00 – colloquio radiofonico con Fabio Amato della Sinistra al Parlamento Europeo: la partita è ancora aperta

Ore 18.00 – l’acqua è vita ed i referendum sui beni comuni vanno rispettati con Alex Zanotelli– evento fb

5 dicembre domenica – legge di bilancio e PNRR

Ore 17.00 – colloquio radiofonico con Massimo Scalia, Vittorio Bardi

 

Ore 18.00 – uno studio per un PNIEC alternativo illustrato da Keivan Motavalli – evento fb

6 dicembre (lunedi) – 100 per 100 rinnovabili anche nella tassonomia

Ore 17.00 – colloquio radiofonico con Giuseppe Farinella sulla situazione delle FER in Italia

Ore 18.00/19.30 – energia di pace e cultura della terrestrità – intervengono Antonella Nappi, Fabrizio Cracolici, Laura Tussi

7 dicembre martedi – per il clima fuori dal fossile (e dal nucleare anch’esso fossile)

Ore 17.00 – colloquio radiofonico con Mario Agostinelli ed esponenti di «PER IL CLIMA FUORI DAL FOSSILE»

Ore 18.00 – IL COORDINAMENTO ANTINUCLEARE EUROPEO evento fb Roma – Bruxelles – Parigi – Treviri (Luigi Mosca – Daniele Barbi – Alfonso Navarra, altri…)

CHI SIAMO

Siamo qui sotto il Ministero della transizione ecologica – MITE quali associazioni membre della Campagna ICAN (per la proibizione delle armi nucleari) nel mondo e in Europa, ma anche personalità (Moni OvadiaAlex Zanotelli) e organizzazioni ecopacifiste coerenti e conseguenti, consapevoli del legame indissolubile esistente tra nucleare civile e nucleare militare, interpreti della volontà antinucleare dei popoli: in modo inequivocabile di quello italiano che si è espresso in due voti referendari nel 1987 e nel 2011.

PER COSA PROTESTIAMO IN MODO PACIFICO

Siamo qui a protestare e digiunare: diciamo NO a ogni forma di “tassonomia” (le regole per classificare, una parola che dovremo abituarci ad usare perché tira in ballo migliaia di miliardi di dollari) che, tendendo all’obiettivo della decarbonizzazione contro il riscaldamento globale del Pianeta, includa la tecnologia “atomica”, comunque declinata, tra le energie “verdi”, o quasi “verdi” (“transizionali”, nella formula di compromesso che si sta prospettando tra Francia e Germania).

COSA VOGLIAMO DAL GOVERNO ITALIANO IN NOME DEI REFERENDUM

Cittadine/i che non amiamo essere prese/i per i fondelli, siamo indignati perché osserviamo il governo italiano non rispettare il mandato popolare e non darsi da fare affinché la Commissione Ue, in qualità di custode dei trattati e di promotore delle politiche di Green New Deal, si astenga il 7 dicembre dall’approvare un regolamento che giudichiamo funzionale ad un green washing di proporzioni colossali.

Cingolani dovrebbe incontrare una nostra delegazione e convenire con noi che non deve essere avallato un mistificatorio timbro di sostenibilità a fonti e tecnologie antiecologiche (non solo il nucleare, ma anche il gas e il CCS), permettendo che enormi flussi finanziari si indirizzino verso di esse con garanzia e sovvenzioni pubbliche, cioè con i nostri soldi di contribuenti.

Auspichiamo che, anche attraverso la pressione decisiva dell’opinione pubblica risvegliata, la transizione ecologica della UE, e con essa quella italiana, segua una strada coerente per la giustizia sociale e ambientale sulla base di una Pace effettiva con la Natura!

 

ADESIONI E INFO

Unitevi a Disarmisti esigenti, WILPF ItaliaMissione MediterraneoLaudato si’ & partners per il no al nucleare, sì al disarmo negli accordi di Parigi sul clima, sì alle rinnovabili:

https://www.petizioni.com/rispettarereferendum   – cell. 340-0736871

Per maggiori informazioni:
Alfonso Navarra
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Riace. Musica per l’umanità a Saronno con Vittorio Agnoletto

PRESENTAZIONE

Riace. Musica per l’umanità a Saronno

22 ottobre 2021

ore 21:00 (2 ore)

Via 24 Maggio, 1 SARONNO – SARONNO (VA)

Teatro Parrocchiale Regina Pacis
A Saronno con Vittorio Agnoletto e noi tutti per Riace, Musica per l’Umanità

Riace. Musica per l’umanità a Saronno

Nel novembre 2019, Fabio Fazio ha intervistato l’indiscusso protagonista della vicenda Riace, Mimmo Lucano su Rai2 a “Che tempo che fa” menzionando e presentando il libro Riace, musica per l’umanità e padre Alex Zanotelli che ha collaborato con altre 15 personalità alla sua stesura

Con Vittorio Agnoletto e noi tutti per Riace, Musica per l'Umanità a Saronno

A Saronno con Vittorio Agnoletto (in collegamento) e noi tutti per Riace, Musica per l’Umanità

 

Presentazione del libro

“Riace. Musica per l’Umanità”

con UNIVERSITA’ DELLE MIGRAZIONI

il giorno venerdì 22 ottobre 2021 ore 21.00

saranno presenti gli autori:
Laura Tussi e Fabrizio Cracolici

in collegamento: Vittorio Agnoletto

Coordina: Roberto Guaglianone

Musica di impegno e note di Resistenza: Renato Franchi e Marco Chiavistrelli

Il ricavato del libro andrà a sostegno delle spese legali di Mimmo Lucano.

 

Vi aspettiamo numerosi*…e passate parola!

 

https://www.facebook.com/events/1498942217139581/?ref=newsfeed

 

Nel novembre 2019, Fabio Fazio ha intervistato l’indiscusso protagonista della vicenda Riace, Mimmo Lucano su Rai2 a “Che tempo che fa” menzionando e presentando il libro Riace, musica per l’umanità e padre Alex Zanotelli che ha collaborato con altre 15 personalità alla sua stesura

Laura Tussi

Con Riace. Musica per l'Umanità e tutti noi

Con un’intervista a Mimmo Lucano.

Riace. Musica per l’umanità

 

La presentazione del libro Riace, musica per l’umanità a Milano nell’ottobre 2019 è stata molto partecipata: la città ha risposto con oltre 1000 persone in sala.

Fabrizio Cracolici ha portato un appello alla comune umanità partendo dall’esempio dei nostri grandi maestri di vita.

Laura Tussi ha sviluppato il contenuto del libro inserendolo nell’ambito delle lotte sociali.

Giovanna Procacci presidente del comitato 11 giugno di Milano, che segue personalmente le fasi del processo a Mimmo Lucano, ha spiegato cosa sta succedendo.

Alfonso Navarra ha sottolineato l’importanza di unire le lotte sui diritti umani a quelle per la salvaguardia dell’ambiente, del clima e per la sicurezza del pianeta contro il rischio di guerre nucleari.

Vittorio Agnoletto ha fatto un excursus storico sul diritto alla mobilità dell’uomo.

E poi è stato il momento della testimonianza di Mimmo Lucano, un fiume in piena, con grande umanità e trasparenza, da una persona che sta dedicando la sua esistenza a una causa comune come quella del diritto alla vita di chi fugge dalle guerre per cercare un riscatto.

L’iniziativa è stata chiusa dall’intervento di Moni Ovadia che ha stimolato tutti ad un impegno collettivo.

Gli interventi sono stati intervallati dalla musica di impegno di Renato Franchi, Gianfranco D’Adda & Orchestrina del Suonatore Jones.

Per l’intera durata dell’incontro Giulio Peranzoni ha disegnato dal vivo i temi affrontati in questa presentazione.

Questo evento ha inaugurato la presentazione di un libro che è un mezzo a sostegno di una causa per il bene comune.

Durante questo incontro Mimesis Edizioni e gli Autori (Laura Tussi e Fabrizio Cracolici) hanno aperto una sottoscrizione a sostegno della fondazione Riace – E’ stato il vento e hanno donato a tutti i contribuenti il libro.

Successivamente, nel novembre 2019, Fabio Fazio ha intervistato l’indiscusso protagonista della vicenda Riace, Mimmo Lucano, su Rai2 a “Che tempo che fa” menzionando e presentando il libro Riace, musica per l’umanità e padre Alex Zanotelli che ha collaborato con altre 15 personalità alla sua stesura.

Parole chiave: gaiariacemimmo lucanoalex zanotelliaccoglienzainterculturaeducazionelibri

Per maggiori informazioni:
Roberto Guaglianone

Vedi anche:

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Il salone internazionale del libro di Torino

Mimesis Edizioni al salone internazionale del libro di Torino

Il salone internazionale del libro di Torino

L’importanza delle migliaia di libri esposti al salone internazionale della fiera del libro di Torino per l’alto valore e ideale della conoscenza e del sapere che si tramandano di generazione in generazione nella storia dell’umanità
Laura Tussi14 ottobre 2021

Mimesis Edizioni a Il salone internazionale del libro di Torino

Libri che spaziano tra varie tematiche dalla pace al disarmo ora esposti al salone internazionale del libro di Torino, insieme ad altre eminenti realtà editoriali e importanti case editrici.

I Libri Riace musica per l’umanità, Memoria e futuro, Antifascismo e Nonviolenza e tanti altri libri scritti in precedenza sempre con Mimesis edizioni sono esposti al salone internazionale della fiera del libro di Torino.

I Libri sono correlati e collegati da un medesimo leitmotiv, da uno stesso filo conduttore, da un coerente filo rosso che trasporta e conduce il lettore nella fascinazione della lettura e della conoscenza dal concetto di pace e nonviolenza attiva all’esigenza del disarmo nucleare, per il clima e la pace e la solidarietà tra i popoli, le genti e le minoranze. Un altro grande motivo è la Resistenza contro il nazifascismo durante la seconda guerra mondiale e l’attivismo per l’antifascismo nelle lotte attuali e nello studio e analisi della storia passata, che contraddistinguono le centinaia di presentazioni di libri che abbiamo condotto in questi anni con le associazioni di cui siamo membri da Anpi, a PeaceLink, a Disarmisti esigenti e molte altre realtà e in collaborazione con personalità di notevole spessore nel mondo della politica, della cultura, dello spettacolo.

Per questo invitiamo ad andare a visitare il salone internazionale del libro di Torino e a leggere la nostra cospicua produzione che si pone l’obiettivo di aiutare e sostenere e solidarizzare con le varie realtà e comunità di impegno civile e di resistenza attiva contemporanea e di nonviolenza creativa presenti oggi nella nostra realtà nazionale e internazionale di attivismo nonviolento.

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    Redazione PeaceLink
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Alife, un monumento a Gino Strada e a Teresa Sarti

Alife, a Gino Strada e a Teresa Sarti fondatori di Emergency, dedicato il primo monumento in ferro battuto in Campania, realizzato dal Maestro Angelo Ciarlo di Letino. Presente il Referente regionale di Emergency Peppino Fiordelisi

Monumento a Emergency - Alife, Caserta

L’impegno della cantautrice Agnese Ginocchio – Testimonial di pace e nonviolenza

Alife, a Gino Strada e a Teresa Sarti fondatori di Emergency, dedicato il primo monumento in ferro battuto in Campania, realizzato dal Maestro Angelo Ciarlo di Letino. Presente il Referente regionale di Emergency Peppino Fiordelisi.

Promosso dal “Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio della Provincia e Regione Campania”, con il Patrocinio del Comune di Alife, del Parco Regionale del Matese, della Comunità Montana del Matese, con l’adesione dell’ Istituto Comprensivo “N. Alunno” di Alife, dell’IPIA “M. Bosco” di Alife, dell’Associazione nazionale Combattenti e Reduci (sez. di Piedimonte Matese), del Circolo ricreativo della terza età, è stato inaugurato il 6 Ottobre (e installato il 4, festa di S. Francesco d’Assisi) presso il “Giardino della Pace, del Creato e della Memoria storica, Presidio di Pace e di Legalità” in Alife, il bellissimo monumento in ferro battuto dal titolo “La Pace”, raffigurante una grossa foglia di olivo (simbolo di Pace) dalla quale si ergono due rami a forma di braccia che custodiscono tra le mani la colomba con un ramoscello di ulivo
(sempre simbolo della Pace). La scultura è stata realizzata dal Maestro Angelo Ciarlo originario di Letino (Caserta), noto per le sue opere d’arte in ferro battuto per le quali ha ricevuto diversi riconoscimenti. La sua particolarità è quella di usare arnesi reperiti dai contadini e pastori, dai quali riesce a ricavarne bellissime sculture, lavorandoli abilmente con le sue mani e trasformandoli in opere d’arte. Il Maestro Ciarlo dopo aver visitato l’Albero della Pace ha voluto così omaggiare la Pace dedicandogli un’opera scultorea che in accordo con la Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, è stata dedicata a due grandi testimoni di Pace “Gino Strada, recentemente scomparso e alla moglie Teresa Sarti, fondatori di Emergency”.
Sono intervenute le seguenti autorità portando il loro saluto: Il Consigliere Comunale del Comune di Alife e Assessore alla Comunità Montana del Matese Luigi Zazzarino, che ha portato i saluti del Sindaco di Alife Maria Luisa Di Tommaso (impedita a partecipare per una riunione fuori programma con i tecnici del PUC) e del Presidente della Comunità Montana del Matese Francesco Imperadore, la Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Alife Angela Faraone, presente con una delegazione delle docenti: Maria Pia Biondi, Raffaelina Pascale, Tiziana Castiello, Delia Oro, Alfonsina Sasso, Patrizia De Angelis, Francesca Cerbo e Monica Pacelli, insieme a una rappresentanza degli alunni della classe II, sezioni A e B, della scuola primaria plesso Via Volturno ( rispettando le norme anticovid) intervenuti con alcuni messaggi attraverso i quali hanno voluto ricordare i bambini vittime di guerre. La Dirigente Faraone nel salutare ha ricordato “l’importanza di infondere il valore dell’amore e della Pace nel cuore dei giovani partendo sin da bambini, per ottenere una società più giusta e umana”.
A seguire i delegati dell’ IPIA di Alife (IITCG “V. DE FRANCHIS ) Domenica Pelosi, con il collega Luigi Di Rienzo, la quale ha portato i saluti del Preside Marcellino Falcone e della responsabile di plesso IPIA di Alife, Angelina Palmiero, presenti insieme a una rappresentanza di alunni dell’IPIA della classe V, sezioni A e G, di cui l’alunno Valerio Fiocco che ha declamato uno stralcio tratto dal libro “Pappagalli verdi” di Gino Strada e la dedica riportata sulla targa di titolazione della scultura, il neo Presidente dell’Associazione nazionale Reduci e Combattenti (sez. P. Matese) Lino Diana che succede al caro Raffaele Civitillo, con una delegazione costituita dall’Alfiere Luigi Melillo, il vice Presidente Vincenzo Masucci ed il socio Mimmo Civitillo, che ha ricordato “l’importanza di coltivare sempre l’esercizio della memoria, un ricordo anche per l’impegno a sostegno della causa di Pace del presidente uscente Civitillo presente tante volte in quest’area, ultima fra tutte la cerimonia per l’ultimo reduce di guerra sopravvissuto originario di Alife, al quale fu dedicata la scultura lignea di “E. Iannelli”. Presente la ricercatrice di storia Daniela Mastrolorenzo di Piedimonte Matese, il Circolo Ricreativo della terza età di Alife presieduto da Francesco Montalbano (delegati il vice Tommaso Offreda, i soci Francesco Farina, Gaetani Giuseppe e altri), il Preside dell’ISIS “U. Foscolo” di Sparanise -Teano Paolo Mesolella (nonché socio del Mov. Per la Pace), che ha ricordato l’esempio di Gino Strada e l’importanza di farlo conoscere ai giovani; l’Assessore alle politiche sociali, ecologia e pari opportunità del Comune di Falciano Del Massico, Antonietta Rucco, “amica della Pace, “la quale nel ricordare il grande Strada, ha voluto dedicare un pensiero anche al dramma delle donne afghane vittime di ingiustizia, il referente del coordinamento provinciale “Libera contro le mafie” Fabio De Gemmis, che ha ricordato “l’importanza di agire e di cercare sempre la Giustizia, senza la quale non può affermarsi la Pace”, il referente provinciale del “Movimento Agende Rosse P. Borsellino” Mimmo Marzaioli che ha ricordato l’impegno di agire “sempre con trasparenza e coscienza per una società di Pace”, i soci del Movimento per la Pace Gino Ponsillo, Monica Pacelli, Rosa Arbolino e Lucia Villano, quest’ultima ha portato i saluti del Vescovo emerito di Caserta Raffaele Nogaro. Presente anche Carlo Pastore delle “guide Escursioniste per la Pace”, con il suo libro di poesie e Caterina Civitillo, volontaria della “Pace sul Miletto”. Ospite il referente Regionale di Emergency Peppino Fiordelisi, che ha ricordato il messaggio di Gino Strada e l’impegno con Emergency dall’inizio:
“Nel 1994, l’esperienza accumulata negli anni con la Croce Rossa spinge Gino Strada, insieme alla moglie Teresa Sarti e alcuni colleghi e amici, a fondare EMERGENCY, Associazione indipendente e neutrale nata per portare cure medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Il primo progetto di EMERGENCY, partendo con un ambulatorio, che vede Gino Strada in prima linea, è in Ruanda durante il genocidio. Poi la Cambogia, Paese in cui resta per alcuni anni. Nel 1998 parte per l’Afghanistan: raggiunge via terra il nord del Paese dove, l’anno dopo, EMERGENCY apre il primo progetto nel Paese, un Centro chirurgico per vittime di guerra ad Anabah, nella Valle del Panshir. Gino Strada rimane in Afghanistan per circa 7 anni, operando migliaia di vittime di guerra e di mine antiuomo e contribuendo all’apertura di altri progetti nel Paese. Oggi EMERGENCY è presente in Afghanistan con 3 ospedali, un Centro di maternità e una rete di 44 Posti di primo soccorso. Dal 2005 inizia a lavorare per l’apertura del Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan, il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito in Africa. Nel 2014 si reca in Sierra Leone, dove EMERGENCY è presente dal 2001, per l’emergenza Ebola. Dal 1994 a oggi Emergency ha lavorato in 19 Paesi curando 11 milioni di persone. Senza discriminazioni. Gino Strada sosteneva che “I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi”. Fiordelisi ha ricordato anche il dramma in Congo dove è in corso una guerra per l’accaparramento del “Coltan”, e dove tanti “bambini e uomini schiavi” vengono sfruttati per la raccolta di questo minerale nelle miniere con il cui contatto si contraggono diverse malattie: compromissione di cuore, vasi sanguigni, cervello e cute; riduzione della produzione di cellule ematiche e danneggiamento dell’apparato digerente; aumento dei rischi del cancro; difetti genetici nella prole; malattie dell’apparato linfatico. Anche qui Emergency cura queste vittime che non possono permettere medicine e cure mediche.
Con il Coltan vengono prodotti i telefonini che usiamo, i computer, telecamere e molti componenti elettronici.
Fiordelisi ha concluso ricordando la realtà di ambulatorio presente da anni presso Castel Volturno in soccorso alle donne, ai migranti e alle persone in difficoltà. Infine, uno degli ultimi progetti di Emergency, nato a seguito dell’emergenza Covid Italia che ha generato nuove povertà, è: “ NESSUNO ESCLUSO: DISTRIBUZIONE GRATUITA DI PACCHI DI ALIMENTI E BENI DI PRIMA NECESSITÀ” destinati a persone e nuclei familiari messi in difficoltà dalle conseguenze sociali ed economiche dell’epidemia di Covid-19. Il progetto è al momento attivo a Milano, a Roma, a Piacenza, a Napoli, a Catanzaro, a Catania e a Varese. Da metà maggio 2020; a oggi, sono più di 97.000 i pacchi alimentari già consegnati. A ogni persona viene consegnato un Pacco alimentare e un Pacco igiene (casa e personale)”.

La giornata è terminata con una maggiore consapevolezza da parte di tutti i partecipanti, l’impegno nel far conoscere l’azione di Pace attraverso il ricordo di Uomini Giusti, che, partendo da Gino Strada hanno fatto della loro vita un dono a servizio dell’umanità. In un tempo di dispersione come quello che ci investe, questi “luminari” diventano, in particolare per i giovani, dei veri e propri punti di riferimento a cui ispirarsi. “Il ricordo di Gino Strada infatti, invita a ringraziare per tutto quello che ha fatto nella sua vita, accanto alle vittime di ogni tragedia e sofferenza, con l’impegno, da tutti riconosciuto, contro ogni guerra. La sua testardaggine sia di stimolo per essere architetti e artigiani di Pace”, ha ricordato Agnese Ginocchio Presidente del Movimento per la Pace, sottolineando il lavoro portato avanti nel corso degli anni presso il “Giardino della Pace, Presidio di Pace e di Legalità (nel ricordo di Gino Strada, dei giudici Falcone e Borsellino e di tutti i martiri di Pace e di Giustizia) e ha ricordato l’importanza di custodire questi simboli. L’area, recentemente oggetto di gravi azioni vandaliche, è stata ripristinata. Proprio per questa Giornata sono state ricollocate al loro posto la Panchina, l’opera lignea dedicata all’ultimo reduce di guerra e le targhe delle vittime di mafia. Ancora una volta ( che poi sono state le parole dell’Assessore Luigi Zazzarino e della stessa Sindaca Di Tommaso espresse recentemente) ha esortato alla cura e al rispetto di quest’area, dotata di recente anche di un faretto a carica solare (donato dalla famiglia “Cornelio Pietro e Roberta” e dedicato a Gino Strada essendo stato installato proprio all’indomani della sua dipartita), dove sono presenti: l’Albero della Pace dedicato ai percorsi della memoria storica dei 100 anni della grande guerra messo a dimora nella prima tappa della “Fiaccola della Pace”, l’Albero dedicato ai giudici eroi Falcone e Borsellino, la Panchina della Pace e della Nonviolenza contro tutte le violenze di genere e i femminicidi dedicata alla memoria di Stefania Formicola, la scultura lignea dedicata all’ultimo reduce sopravvissuto agli orrori della guerra, Cav. Giovanni Di Franco, l’albero dedicato ai martiri di mafia caduti sul lavoro Antonio Sottile finanziere e Giuseppe Macchiarelli (strage della Conservatoria), l’albero dedicato ai diritti dell’infanzia violata e a “Malala” Premio Nobel per la Pace, gli alberi dedicati ad altri testimoni e contro tutti i crimini ambientali. Con l’occasione ha lanciato un messaggio rivolto ai Dirigenti Scolastici e ai docenti delle scuole, in particolare delle scuole impegnate in progetti sui temi della cittadinanza, della Pace, della storia, della difesa dell’ambiente, della legalità, della solidarietà, a organizzare uscite didattiche con gli alunni per visitare e organizzare incontri formativi nell’area.
Si ringrazia l’inviato Antonio Del Riccio di Media Tv per la ripresa dell’evento, la Dirigente Scolastica Angela Faraone e le docenti delle classi seconde che hanno preparato e accompagnato gli alunni, si ringrazia il Dirigente scolastico Marcellino Falcone con i docenti che hanno accompagnato gli alunni, per l’adesione e la partecipazione all’evento. Si ringrazia il Comune di Alife, con la Sindaca Maria Luisa Di Tommaso, il Parco Regionale del Matese e la Comunità Montana del Matese per il patrocinio morale, l’Associazione Combattenti e Reduci ed il Circolo ricreativo della 3° età di Alife, per l’adesione, l’artista Angelo Ciarlo per aver realizzato e donato di propria iniziativa la scultura per l’ Albero della Pace di Alife. Si ringraziano i Sign. ri Pasquale Altieri e Salvatore Bucci  per aver aiutato il M° Ciarlo nella messa in posa della scultura durante la fase di installazione avvenuta il 4 Ottobre, festa di S. Francesco d’Assisi.

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